Beppe Grillo accusato di essere omofobico, di avercela cioè contro gli omosessuali. E’ una accusa grave, scaturita al termine del comizio di domenica scorsa che il leader del Movimento Cinque Stelle ha tenuto a Bologna. E’ successo che Grillo, in omaggio alla città in cui si trovava, in dialetto romagnolo dunque, ha terminato il suo discorso rivolgendo un particolare saluto a Nichi Vendola, leader di Sinistra e Libertà: “At salut, buson!”. “Buson”, “busone” in dialetto romagnolo è appunto l’omosessuale, detto però in tono denigratorio, come certe parolacce che si usano nei confronti dei gay. La cosa non è piaciuta, ai gay, ma anche a molti esponenti della sinistra che da tempo sostengono la causa dei dritti dei gay. L’accusa più benevola che Grillo si è sentito rivolgere è quella di usare un linguaggio degno dei leghisti, avvezzi a certe paroline. Ma in molti, sui social network, si sono scagliati contro Beppe Grillo, sostenendo che alla fine di tutti i suoi discorsi impegnati il risultato è quello di essere come tutti gli altri politici: offensivo, maleducato e anche omofobico. Replicherà a loro il leader delle Cinque Stelle?