Baghdad – Scontri nel quartiere di Sadr City, roccaforte della milizia sciita al Mahdi nel nordest di Baghdad: il bollettino di guerra è di almeno 20 morti e 115 feriti, come hanno riferito le fonti del Ministero della sanità iracheno citate da Al Jazeera e fonti di sicurezza del Paese. Il colonello Karim al-Zaidi ha fornito questo bilancio ai giornalisti, senza precisare se le vittime fossero soldati iracheni, combattenti della milizia sciita di al Sadr o civili. I combattimenti nel quartiere sciita si erano già verificati ieri, in seguito agli scontri avvenuti nel sud del paese a Bassora. La guerriglia, cominciata nelle prime ore del mattino, ha inoltre provocato ventiquattro feriti, secondo il dottor Kassem al-Souidi, direttore dell’ospedale dell’Imam Ali nel quartiere di Sadr City. Il precedente bilancio teneva conto di quattro morti e ventiquattro feriti. I combattimenti sono iniziati all’alba e sono proseguiti sporadicamente in mattinata. Le scuole e le amministrazioni pubbliche sono rimaste chiuse e la grande maggioranza degli esercizi commerciali hanno deciso di tenere le saracinesche abbassate.
Gli scontri a Bassora – È di 40 morti e 200 feriti il bilancio di due giorni di combattimenti a Bassora, nel sud dell’Iraq, tra le forze regolari irachene e i combattenti dell’Esercito al Mahdi, milizia fedele al leader radicale sciita Muqtada al-Sadr. Lo hanno riferito un portavoce militare iracheno, fonti di stampa e testimoni oculari.
Il governo – Il primo ministro Nouri al-Maliki si è assunto pubblicamente l’impegno di sradicare dalle città del Paese le milizie, alcune delle quali hanno legami con il vicino Iran. I sostenitori del leader radicale sciita combattono le forze Usa e irachene a Baghdad e nelle altre città in reazione al giro di vite avviato a Bassora. Per il Ministero degli Interni iracheno le vittime delle ultime 48 ore di combattimenti a Bassora e Baghdad sarebbero solo 15.