Vulcano Mayon, il vulcano delle Filippine. Come ogni vulcano che si rispetti anche il vulcano Mayon ha la sua bella storiografia. Esattamente come ai tempi del vulcano Vesuvio è stato oggetto di studi vulcanologici fin da tempi remoti. E ora il vulcano si è svegliato nuovamente. Un vulcano alto più di 2.400 metri che nelle ultime ore ha fatto registrare circa 2.000 movimenti tellurici sussultori e che incute una sacrosanta paura ai poveri abitanti della provincia di Manila, la capitale delle Filippine, che stanno evacuando. Fiumi di lava e di magma stanno fuoriuscendo in queste ore dal vulcano Mayon, a lanciare l’allarme per primo è stato l’istituto di vulcanologia nazionale delle Filippine, mentre le autorità stanno organizzando l’evacuazione di 12.000 persone. Queste ultime si andranno ad aggiungere ai residenti trasferitisi nei giorni scorsi per un totale si 35.000 sfollati.
Come dicevamo il vulcano Mayon delle Filippine non è nuovo a questo genere di “esibizioni”. Nel lontano 1616 ricordano gli storici che il vulcano eruttò per ben 50 volte. La più devastante fra le eruzioni del vulcano Mayon avvenne comunque quasi esattamente due secoli dopo, nel 1814. La storiografia del vulcano ci dice che in quell’occasione perirono 1.200 persone con un’intera cittadina sepolta da lava e lapilli. L’ultima eruzione del vulcano risale invece al luglio del 2006, ma i danni non furono granché rilevanti. Oggi l’eruzione è cominciata e in molti affermano che la situazione potrebbe precipitare nel giro di pochi giorni così come di poche ore. Non resta che attendere l’eruzione del vulcano Mayon. Stavolta, si spera, con maggior precauzioni di un tempo.
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