Il Papa si congeda oggi da Re Abdallah, lasciando la Giordania dopo tre giorni trascorsi come “pellegrino”. Ancora una volta Benedetto XVI ha portato un messaggio di pace, con particolare attenzione al dialogo fra le tre grandi religioni e alla situazione dei cristiani in Terrasanta. Durante questo soggiorno ha elogiato la “Via giordana all’Islam” che consente ai cristiani la libertà religiosa, e ha condannato il fondamentalismo, in cui «la religione viene sfigurata quando viene costretta a servire l’ignoranza e il pregiudizio, il disprezzo, la violenza e l’abuso». Non ha dimenticato poi di avere parole anche per l’Iraq e Israele, sua prossima tappa.
Oggi, durante la breve cerimonia di saluto all’aeroporto Regina Alia di Amman, re Abdallah si è così congedato: «Sua Santità, ho il privilegio, a nome di tutti i giordani, di porgerle i nostri ringraziamenti per l’onore che ha concesso al nostro Paese ». Ha poi ribadito che «è di importanza vitale continuare il dialogo di rispetto che abbiamo avviato ed impegnarci a tutti i livelli per difendere la comprensione, in particolare tra i giovani che sono la sorgente del nostro futuro», riprendendo proprio le parole del Santo Padre che ha voluto, prima di partire, «incoraggiare tutti i giordani, sia cristiani che musulmani, a costruire sulle solide fondamenta della tolleranza religiosa che rende capace i membri delle diverse comunità di vivere insieme in pace e mutuo rispetto». Sembra quindi che il messaggio di unità e dialogo lanciato dal Pontefice rispecchi una necessità comune e una comune speranza, e che ci siano anche la volontà e l’impegno necessari per concretizzarla, pur nella difficile situazione mediorientale.
Sempre dall’aeroporto Benedetto XVI ha ringraziato per i giorni trascorsi, definendo «un giorno particolarmente luminoso» la sua visita alla moschea Al-Hussein e ribadendo ancora una volta il suo apprezzamento per l’impegno del re nel dialogo interreligioso. Benedetto XVI ha voluto anche ricordare le «iniziative politiche lungimiranti della Giordania per costruire la pace in tutto il Medioriente». Su questo punto Abdallah Bin Al-Hussein non si è lasciato sfuggire l’occasione di ricordare il problema palestinese: « é fondamentale ottenere giustizia per coloro che soffrono oggi, per motivi di occupazione, povertà e mancanza di rispetto. I palestinesi in particolare hanno sofferto per l’occupazione e i suoi mali», ha dichiarato.
Infine il Papa si è definitivamente congedato: «Sappiate che io porto nel mio cuore il popolo del regno hascemita e tutti coloro che vivono in questa regione: prego perché abbiate la gioia della pace e della prosperità, adesso e per le generazioni future, ancora una volta, grazie, e che Dio vi benedica tutti». Il pontefice è poi salito a bordo di un aereo della Royal Jordanian diretto a Tel Aviv.
È così terminata una visita iniziata venerdì scorso, e definita”storica” dalla stessa stampa giordana.