L’Italia, per voce del ministro degli Esteri Franco Frattini condanna la Birmania per la pena inflitta al premio Nobel Aung San Suu Kyi: «Laddove alla signora Suu Kyi, a seguito della nuova pena inflittale, fosse impedita la partecipazione al processo elettorale previsto per il 2010, ritengo che ciò costituirebbe una gravissima lesione ai principi della democrazia».
Viene poi ricordato come l’Italia abbia sostenuto nell’Unione Europa la necessità di dare un forte segnale al regime di Myanmar con l’inasprimento delle sanzioni attualmente in vigore.