La magistratura birmana ha accettato di esaminare l’appello della leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi contro la propria condanna. L’11 agosto Suu Kyi era stata condannata a 18 mesi dopo che uno strambo pacifista Usa era entrato nella sua residenza, violando le condizioni degli arresti domiciliari ai quali era sottoposta da vent’anni.  «Le due parti, il governo e noi, dovranno presentare le proprie argomentazioni il 18 settembre»,  ha detto il principale avvocato del premio Nobel per la pace.