Secondo l’arcivescovo ortodosso Athanasios Dawood è meglio per i cristiani lasciare l’Iraq
«Oggi il nostro popolo in Iraq vive nel pericolo. Non ha protezione, non ha aiuti, nessuno che si occupi di loro»: così Athanasios Dawood arcivescovo ortodosso iracheno residente a Londra, si è espresso in seguito all’attentato contro una chiesa di Baghdad il 31 ottobre ad opera di terroristi legati ad Al Qaeda in cui hanno perso la vita 53 persone. «Se i cristiani restano, saranno uccisi uno a uno», ha aggiunto. «Il nostro popolo cerca di fuggire dall’Iraq perché ha paura delle persecuzioni, ha paura di essere ucciso, ha paura della pulizia etnica.
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Tutti i terroristi adesso attaccano il nostro popolo in Iraq». Secondo l’arcivescovo, a questo punto, tanto vale lasciare il paese. A chi, infatti, gli ha chiesto se la fuga non rappresenterebbe proprio quello che vogliono i terroristi, ha risposto: «Cosa è meglio per noi? Restare ed essere uccisi o emigrare e vivere in pace?. L’Unione europea concede asilo a molte persone… Perché non dovrebbe accettare dei cristiani? Noi abbiamo bisogno del suo aiuto».