Le autorità egiziane, dopo l’attacco degli squali killer, hanno riaperto la spiaggia di Sharm el-Sheikh alla balneazione dei turisti. Saranno impiegate nuove misure di sicurezza.

Dopo i feroci attacchi di alcuni squali, che avevano ferito gravemente 3 turisti russi ed uno ucraino, e che avevano provocato la morte di una donna di sessant’anni, le autorità egiziane hanno deciso di riaprire la spiaggia di Sharm el-Sheikh alla balneazione. Sul luogo saranno effettuati pattugliamenti costanti e una bandiera rossa avvertirà i bagnanti dell’eventuale presenza di squali.



«Abbiamo acconsentito alla riapertura della spiaggia a condizione che i proprietari degli Hotel della zona aderiscano alle nuove misure di sicurezza per garantire la sicurezza dei turisti durante i bagni o le immersioni»: lo ha dichiarato Mohamed Abdel Fadil Shousha il governatore della regione del Sinai del Sud.

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Saranno, quindi adottate, ulteriori misure per salvaguardare l’incolumità dei turisti: tra queste, l’utilizzo di imbarcazioni che pattuglieranno le coste, mentre, sulle torrette, del personale specializzato monitorerà il mare con i binocoli.

 

I turisti, poi, avranno l’obbligo di non superare determinate aree delimitate e non potranno dare da mangiare ai pesci. Gli alberghi, inoltre, dovranno piazzare sulle spiagge dei cartelli che spiegheranno come evitare di attirare gli squali.

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