Assange – Julian Assange sarà scarcerato. Il giudice Duncan Ouseley della Royal Court of Justice di Londra ha infatti respinto l’appello presentato dalle autorità britanniche contro il rilascio del fondatore di Wikileaks.
Assange dunque è libero su cauzione (in attesa dell’udienza sull’estradizione l’11 gennaio), anche se indosserà il braccialetto elettronico e si recherà ogni giorno a firmare alla stazione di polizia. La decisione è stata accolta dagli applausi dei suoi sostenitori fuori dalla corte. L’avvocato Mark Stephens ha fatto sapere che le 200mila sterline necessarie alla liberazione saranno versate entro stasera. Sembra che basti l’avviso della partenza del bonifico per la scarcerazione. È stato deciso anche che la Svezia paghi le spese legali per l’appello alla Royal Court of Justice e quelle del procuratore britannico che ha rappresentato gli interessi svedesi.
CLICCA QUI SOTTO PER CONTINUARE A LEGGERE
L’ARTICOLO SULLA LIBERAZIONE DI ASSANGE
Assange ha scelto, come residenza dove aspettare il verdetto sulla sua estradizione, la villa dell’amico e sostenitore Vaughan Smith nel Suffolk. Nell’affollatissima aula dell’Alta Corte c’erano, tra gli altri, la madre Christine e alcuni sostenitori del numero uno di Wikileaks come il giornalista John Pilger. La prossima udienza per l’estradizione in Svezia è fissata per l’11 gennaio, ma per il rimpatrio di Assange in Scandinavia ci potrebbero volere mesi. Gli Stati Uniti ora puntano a incriminare Assange per concorso nella sottrazione di documenti riservati, in vista di una possibile richiesta di estradizione.