E’ una idea che viene accarezzata sin da quando nacque Internet. Quella cioè di una democrazia diretta via Web che permetta ai popoli di partecipare e votare direttamente le leggi dello Stato. Adesso il governo del conservatore David Cameron potrebbe essere il primo governo al mondo a metterla in atto.
Cameron infatti vorrebbe che alcune pagine del sit del governo inglese fossero messe a disposizione dei cittadini affinché essi possano, votando, decidere quali progetti di legge vadano affrontati in parlamento. Un po’ come si fa per votare i concorrenti di programmi tv quali X Factor. Le E-petizioni, come si chiamerebbero, che ottenessero almeno 100.000 voti verrebbero discusse in parlamento.
Secondo il progetto di Cameron, anche Facebook potrebbe servire alla causa: gli utenti di Facebook che sostengono una certa causa o una campagna politica, potrebbero rimanere in contatto tra loro e discutere per mesi la proposta di legge prima di pubblicarle sul sito del governo. Attenzione però: l’idea di tradurre automaticamente in legge le petizioni che raggiungessero un milione di voti è stata immediatamente bocciata dal governo inglese. Ci sono però pareri discordi sulla proposta.
Si teme che petizioni a carattere populista, ad esempio la reintroduzione della pena di morte, trovino un gran numero di votanti. Paul Flynn, deputato laburista boccia la proposta: «Questa può sembrare un’idea attraente solo a coloro che non hanno mai visto quanto è risultata inutile una riforma del genere nei paesi in cui è stata applicata. La blogosfera non è un luogo dove si può aprire un dibattito complesso e sensibile. Spesso essa è dominata dagli ossessionati e dai fanatici e da qui spesso escono solo idee pazze».