I leader delle Chiese cristiane di Gerusalemme invitano i cristiani a farsi costruttori di ponti di pace.
Le persone di fede hanno un ruolo fondamentale e determinante nella realizzazione e nella preservazione della pace. E’ quanto si legge nel messaggio di Natale, pubblicato su L’Osservatore Romano, dei leader delle Chiese cristiane di Gerusalemme, che hanno invitato la Comunità internazionale a impegnarsi per far cessare ogni violenza. L’appello, firmato, tra gli altri dal patriarca di Gerusalemme dei Latini, Fouad Twal e dal custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa sottolinea come troppe persone vivano «sotto la minaccia della violenza e della persecuzione politica».
In tal senso, «il ruolo della Chiesa» è «d’incoraggiare tutti a edificare ponti di comprensione e non muri di divisione». Secondo i firmatari del messaggio, « la speranza di pace e di riconciliazione» richiede «la nostra partecipazione attiva come persone di fede. E affinché la fede resti viva nei cuori dei fedeli, dobbiamo assumere un ruolo attivo nel portare la speranza di pace nella realtà».
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Un impegno concreto «nella costruzione di ponti di pace e di riconciliazione», fanno presente, è costituito dalla partecipazione al «Council of Religious Institutions of the Holy Land», organismo che «riunisce leader cristiani, ebrei e musulmani, per discutere di questioni di interesse comune per il nostro popolo e per la comprensione reciproca nel mondo», un istituzione che rappresenta «un esempio incoraggiante per tutti del fatto che edificando ponti, la pace è possibile».