In Brasile le alluvioni hanno già provocato 300 morti. La situazione è peggio di quella dell’Australia, dove le vittime delle esondazioni e delle piogge torrenziali che hanno colpito lo stato del Queensland sono salite a 14.
Il Brasile è flagellato dalla alluvioni, la situazione è disastrosa, «In alcuni punti – ha dichiarato il ministro brasiliano per l’Integrazione, Fernando Bezerra – sembra uno scenario di guerra». Nella regione Serrana dello Stato di Rio de Janeiro sono circa 300 i morti. 130 vittime si sono registrate a Teresopolis, 107 a Nova Friburgo – dove 1900 persone sono state fatte rifugiare nello stadio – e 34 a Petropolis. C’è anche Daniela Conolly tra i morti, deceduta insieme al padre, la madre e il figlio di due anni. Le piogge torrenziali – 260 mm in sole sei ore – stanno continuando a provocare frane e smottamenti e si teme che il numero delle vittime possa salire.
«Quello che abbiamo visto è un panorama desolante, provocato dalla violenza dell’acqua e dalle frane delle colline, che hanno fatto morti e danni gravi alle strade, le abitazioni e le infrastrutture della zona», ha aggiunto Bezerra spiegando che nel corso della visita in programma giovedì della presidente Dilma Rousseff sarà messo a punto il programma di assistenza che «in questa prima fase punterà soprattutto a dare più rapidità e agevolare l’arrivo degli aiuti e l’avvio della ricostruzione».
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