Alle 22 ore italiane di ieri sera una nuova esplosione nella centrale nucleare di Fukushima. Questa volta si tratta del reattore 2 mentre un incendio nel numero 4 rende la situazione dell’impianto nucleare estremamente complessa.

Il capo del governo giapponese, il primo ministro Naoto Kan ha rilasciato una nuova dichiarazione alla televisione: ha chiesto a tutti quelli che vivono ad almeno 30 chilometri dalla centrale di rimanere in casa. “Il rischio radiazioni è alto”. Ha altresì chiesto di mantenere la calma a tutti, che soldati e tecnici specializzati sono al lavoro nella centrale, a rischio della propria vita, per rimediare alla grave situazione. Intanto l’ambasciata italiana in Giappone ha rilasciato una comunicazione: non andate in Giappone. “Le condizioni sono gravemente peggiorate” avverte l’ambasciata: “Le condizioni sono gravemente peggiorate mentre chi non abbia necessità di recarsi in Giappone nei prossimi giorni dovrà astenersi dal farlo”. Crollano i mercati: la borsa di Tokyo ha chiuso a meno 10,55% dell’indice Nikkei. Panico tra gli investitori per l’aggravarsi della crisi nucleare. In chiusura, l’indice Nikkei 225 dei valori principali è crollato da quota 1.015,34 punti a 8.605,15 punti. L’attività ha raggiunto il livello record di 5,78 miliardi di azioni scambiate sul primo mercato.



L’indice allargato Topix ha segnato una caduta di 80,23 punti a 766,73, con un calo del 9,47%. Per l’indice Topix è il ribasso maggiore registrato dall’ottobre 2008. Per entrambi gli indici è, in termini percentuali, il terzo peggiore di tutti i tempi. Sulla conta delle vittime, nessuna stima ancora ufficiale. Per adesso quelli accertati tra morti e dispersi sono 5mila persone, ma a Miyagi, ad esempio, ieri sono stati ritrovati circa 2mila cadaveri. Altissima la cifra degli sfollati: oltre 600mila persone in accampamenti di fortuna nel nord del Giappone.



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