L’esplosione di oggi 12 settembre in un sito della centrale nucleare francese di Marcoule nel sud del Paese transalpino ovviamente desta preoccupazione tra gli italiani, data la vicinanza. Sebbene al momento le autorità impegnate sul luogo e lo stesso governo francese smentiscano alcuna fuga radioattiva, un eventuale accadimento del caso potrebbe interessare da vicino l’Italia, quanto meno le zone più vicine. Come detto in precedenza in altre news sul caso, il sito nucleare di Marcoule si trova nelle vicinanze della città di Chusclan nella regione francese della Linguadoca-Rossiglione, i cui principali centri cittadini sono Montpellier, Nimes e Perpignan. La regione confina con lo stato dell’Andorra a sud-ovest, la Spagna a sud e il mar Mediterraneo (Golfo del Leone) a sud-est e con queste regioni francesi: Provenza-Alpi-Costa Azzurra a est, Rodano-Alpi a nord-est, Alvernia a nord e Midi-Pirenei a ovest. Detto questo, interesserà sapere le distanze in linea d’aria con le città italiane più vicine al confine.
Per l’esattezza, Torino si trova a soli 257 chilometri di distanza dal sito in linea d’aria, mentre sono 432 i chilometri su percorso stradale, mentre il capoluogo ligure di Genova è a 342 chilometri (483 chilometri su strada). La città di Ventimiglia, posta al confine fra Liguria e Francia è invece a una distanza stradale di 328 chilometri, ma soltanto 236 in linea d’aria. Nelle vicinanze del sito nucleare c’è il fiume Rodano e ci sono i grossi centri metropolitani di Montpellier. Orange e Avignone. Quest’ultima, in particolare è a soli trenta chilometri di distanza dal sito di Marcoule e di 23 chilometri in linea d’aria. Mentre la città di Orange, addirittura, è praticamente attaccata, a poco meno di dieci chilometri in linea d’aria. Montpellier infine si trova a 109 chilometri in linea d’aria. Relativamente sicura in caso di fuga radioattiva la capitale francese, Parigi, a 555 chilometri di distanza in linea d’aria. L’importante città portuale di Marsiglia, sempre inl inea d’aria si trova a soli 109 chilometri di distanza
In linea d’aria la distanza fra Marcoule e Milano è di 383 chilometri. Quella fra Pinerolo, città che si torva vicina al confine tra Piemonte e Francia, è di 224 chilometri sempre in linea d’aria.
In ogni caso, Silvio Bosetti, Direttore generale della Fondazione Energy Lab, rassicura sulla situazione, spiegando a ilSussidiario.net che «anzitutto, l’agenzia per la Sicurezza Nucleare Francese, tempestivamente e in maniera chiara, ha fatto sapere che non ci sono fughe radioattive. Questo elemento va assolutamente sottolineato. Non siamo, infatti, di fronte ad un caso analogo a quello giapponese, dove la fonte principale di informazioni, all’inizio del disastro di Fukushima, fu la Temco, la medesima azienda che gestiva l’impianto dove avvenne l’incidente. Qui siamo in presenza di un’istituzione estremamente autorevole e attendibile. Si tratta di un organo terzo, preposto dallo Stato alla tutela della salute dei cittadini». Anche la situazione non è lontanamente paragonabile: «trattandosi di un sito di smaltimento delle scorie – continua Bosetti -, non siamo in presenza di combustione in atto o elevate temperature. La diffusione di radioattività nell’aria avviene quando il vapore acqueo sprigionato da un liquido entrato in contatto con le barre si mescola all’aria, e viene trasportato dalla correnti atmosferiche. Date le premesse, questo non piò accadere».
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