Obama e Jan Brewer: lite davanti a tutti. Lei è la governatrice dello Stato dell’Arizona e ha dimostrato di avere un certo coraggio, non da tutti, neanche quello che avrebbero certi uomini. Recatasi ad accogliere il presidente degli Stati Uniti in visita in Arizona per la sua campagna elettorale presidenziale all’aeroporto di Phoenix, la governatrice non ha perso tempo dopo i saluti di rito. Lo ha aggredito, verbalmente ovviamente, quasi subito. La discussione è infatti degenerata assai presto, tra i due i toni si sono fatti molto accesi e la governatrice è stata fotografata mentre punta decisa il dito con fare assai minaccioso verso quello che è a ogni buon conto l’uomo più potente della Terra. Tra i due infatti non corre buon sangue: Jan Brewer è l’ispiratrice di una legge molto contestata e in parte bloccata dal governo di Obama, una legge contro l’immigrazione dal Messico, problema molto sentito in quella zona degli Stati Uniti. Una legge molto severa che non piace al Partito democratico perché limita e persegue la possibilità di spostarsi dal vicino Messico appunto in Arizona. I due hanno discusso animatamente e secondo quanti erano presenti sulla pista dell’aeroporto a un certo punto Obama molto adirato e anche esasperato per i toni che usava la governatrice ha voltato le spalle alla donna e se n’è andato mentre questa stava ancora parlando. La Brewer ha comunque fatto in tempo a consegnare al presidente una lettera con lui lo invita a un incontro sula ripresa economica e a fare un giro con lei lungo il confine dle Messico per rendersi conto di persona della situazione. Sarà da vedere se Obama acconsentirà a partecipare dopo essersi visto rivolgere contro un dito minaccioso, tantomeno ad anadare in giro con lei al confine… Il presidente degli Stati Uniti è apertamente impegnato già da qualche tempo per la campagna elettorale che vede il popolo americano votare per il rinnovo del mandato presidenziale, al quale Barack Obama è giunto alal scadenza dopo quattro anni di governo. Il Partito repubblicano è invece impegnato nelle primarie per la scelta di chi si dovrà opporre in tale votazioni a lui.