Twitter prova a uccidere Fidel Castro per la seconda volta. Ma anche in questo caso il leader e dittatore cubano la scampa. Non è infatti la prima volta che sul social network si diffonde a macchia d’olio la notizia della morte di Castro, con tanto di fotografia del defunto. Era infatti già successo lo scorso settembre e adesso, ieri notte, il replay e questa volta con ancor più successo tanto da diventare il trend più letto su Twitter. Gli utenti infatti si sono scambiati “twit” per tutta la notte in tutto il mondo per chiedere conferme e discutere la cosa, fino a quando è apparso chiaro che che questa volta si trattava di una nuova bufala: Fidel Castro nonostante l’età, le malattie e quanti gli vogliono male tiene infatti duro. “Fidel è morto” intitolavano i messaggi di Twitter con una foto dell’anziano dittatore disteso su quello che sembrava proprio un catafalco. Il primo messaggio che ha scatenato l’effetto a catena diceva “Attenzione, Cuba Press ha verificato la morte di Fidel Castro. Stasera la comunicazione ufficiale dal governo del paese”. Numerosi giornalisti della stampa di tutto il mondo sono intervenuti su Twitter per cercare di saperne di più: “Rispondo: non so niente. Non ho alcuna conferma. Nessun media serio conferma” diceva ad esempio un inviato spagnolo che si trova in Messico. Anche diversi residenti cubani si sono introdotti nella discussione come chi commentava sarcasticamente che se fosse anche stato vero loro sarebbero stati gli ultimi a saperlo. Qualcuno ha anche calcolato il numero dei twit che si sono sparsi nel momento più caldo, ben 250 al minuto, mentre altri hanno anche elencato l’obituario del leader massimo defunto. E chi invece è andato a “riesumare” un commento del dittatore Batista, spodestato proprio da Fidel Castro a fine anni Cinquanta che nel 1959 con poca profezia politica dichiarava che Fidel Castro sarebbe rimasto al potere un solo anno. Fidel Castro, nato nel 1926, è primo ministro dal febbraio del 1959. Nel 1976 tale carica venne abolita e Castro rimase alla guida di Cuba come Presidente del consiglio di Stato e Presidente del consiglio dei ministri.



Nel febbraio 2008 per motivi di salute si è dimesso dalle sue cariche e nell’aprile 2011 si è dimesso anche dalla carica di segretario del Partito comunista. Il suo posto è stato preso dal fratello. Anche se la sua figura esercita sempre il controllo morale e politico dell’isola centro americana.

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