Mentre il conto delle vittime civili si fa sempre più alto, spuntano le prime ipotesi per una trattativa che porti al cessate il fuoco. Tutto questo mentre è sempre incombente l’incognita di una possibile invasione via terra della striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Anche nelle ultime ore tra la notte e la mattina di oggi è infatti continuato il martellamento tramite raid aerei da parte israeliana che avrebbe provocato altri tre morti tra cui un bambino di 5 anni. Non è il primo: nei bombardamenti dei giorni scorsi erano morti anche dei neonati di pochi mesi. Hamas risponde con missili puntati e lanciati verso la capitale Tel Aviv che finora non hanno comunque fatto vittime. Nelle ultime ore si segnala poi il bombardamento della striscia di Gaza anche da parte di navi militari israeliane che colpiscono dal largo delle coste palestinesi. Da parte internazionale le diplomazie cercano di fare quello che possono: è generale l’invito a cessare il fuoco, con particolare insistenza da parte del segretario delle Nazioni unite. Paesi di ispirazione islamica come la Turchia invece condannano Israele definendo i suoi attacchi atti di terrorismo. Al momento si segnala una riunione al Cairo tra il capo di Hamas Meshaal e i vertici dei servizi di sicurezza egiziana. In questo contesto spuntano le prime ipotesi di una tregua, lo ha detto anche il ministro degli esteri italiani. Ci sarebbero infatti richieste da ambo le parti per un cessate il fuoco. I palestinesi chiedono la fine dell’embargo su Gaza e lo stop alle missioni per uccidere responsabili di Hamas, le cosiddette uccisioni mirate come quella dei giorni scorsi che ha colpito il capo militare di Hamas dando vita all’attuale escalation. Israele chiede invece che ci sia uno stop totale al lancio di razzi palestinesi sui territori israeliani e che una possibile tregua di lunga durata venga applicata alla sola striscia di Gaza e che venga garantita dall’Egitto. Ma i responsabili palestinesi hanno già fatto sapere che la tregua deve estesa anche agli altri territori palestinesi, altrimenti verrebbe ufficializzata la separazione dei territori appunto considerati palestinesi. La richiesta poi che sia l’Egitto a farsi carico della tregua sembra non sia piaciuta al Cairo.
Al momento dall’inizio dei raid israeliani le vittime civili tra i palestinesi sarebbero 95. Secondo gli israeliani sarebbero stati colpiti ottanta obbiettivi militari palestinesi.