Non sono solo gli episodi che accadono per le strade dell’India, con continui stupri a danni anche di ragazzine, spesso e volentieri poi uccise crudelmente dopo le violenze. Anche la legge indiana ha difficoltà a riconoscere i minimi diritti delle donne. Fa scalpore infatti una sentenza rilasciata da un tribunale di Nuova Delhi in cui il sesso fuori del matrimonio viene definito immorale e un caso di denuncia di stupro non è stato riconosciuto come tale in quanto la vittima della violenza aveva avuto rapporti sessuali extra matrimoniali. Ecco cosa è successo. Una donna di 29 anni aveva denunciato il compagno per averla obbligata ad avere rapporti sessuali con la promessa che in seguito l’avrebbe sposata, cosa che non ha fatto. Per i giudici dunque non si è trattato di violenza in quanto la donna si è comportata a suo rischio e pericolo, mentre avrebbe dovuto capire che stava commettendo un’azione immorale e contraria ai dettami di qualunque religione. Nessuna religione al mondo, si legge nella sentenza, consente il sesso prima del matrimonio. In India dal 2010 la legge riconosce invece il diritto alle coppie non sposate di convivere insieme e anche di avere rapporti sessuali.