Come si sa, le recenti elezioni in Bangladesh tenutesi lo scorso 5 gennaio si sono svolte tra difficoltà e minacce non da poco. I partiti dell’opposizione infatti avevano dichiarato il loro boicottaggio, intimando ai cittadini di non recarsi a votare. Ha votato infatti solo il 20% degli aventi diritto, determinando la vittoria del partito che era già al governo, l’Awami League. A scontare questo clima sono stati soprattutto i cattolici della regione di Jamalpur, attaccati da centinaia di islamici perché si sono recati a votare invece di astenersi. E’ successo dopo le elezioni: otto persone sono ricoverate, tre delle quali in gravi condizioni tra cui il fratello del vescovo della diocesi di Mymensigh, come riporta oggi l’agenzia Asianews. Racconta il responsabile della Caritas Teofilo Nokrek: “Le loro case sono state incendiate e gli assalitori hanno promesso di tornare, bruciare quello che resta e prendersi le terre della tribù. Sonendra Kubi, fratello del vescovo, è in serie condizioni. Anche la moglie è rimasta ferita nell’attacco”. Sotto attacco anche la parrocchia di Baromari in un altro distretto. I cattolici adesso chiedono al governo di intervenire in loro difesa, visto che si temono nuovi attacchi degli islamici.