Sei attivisti di Greenpeace sono stati arrestati nelle scorse ore. Hanno abbordato una nave che trasportava olio di palma, e a seguito della loro azione ritenuta ostile, sono stati sottoposti a fermo. A denunciarlo è la stessa organizzazione ambientalista, che utilizzando il proprio profilo Twitter ha scritto: «Sei attivisti di Greenpeace hanno abbordato una nave cargo che trasporta olio di palma proveniente dall’Indonesia e diretta in Europa, sono stati arrestati e sono attualmente detenuti a bordo della nave». L’imbarcazione abbordata, in base a quanto riferiscono gli stessi attivisti, conteneva «Sporco olio di palma appartenente alla Wilmar. Avevano promesso di rimediare alle loro azioni, ma non l’hanno fatto. Vogliamo mandare un messaggio – ha aggiunto Greenpeace – l’olio di palma Wilmar sta distruggendo le foreste pluviali e non lo vogliamo nei nostri supermercati e nelle nostre case». Il capitano della nave ha arrestato i sei membri di Greenpeace, ma non prima che gli stessi riuscissero ad esporre gli striscioni “Salviamo le nostre foreste” e “via lo sporco olio di palma”.
GREENPEACE: 6 ATTIVISTI ARRESTATI
L’arresto è avvenuto nonostante la nave in questione fosse stata precedentemente informata in merito alla protesta in programma. Il mezzo navale in questione era una nave cisterna, la Stolt Tenacity, che era diretta verso il porto di Rotterdam, in Olanda. Gli attivisti provengono da diverse nazioni, precisamente Indonesia, Germania, Gran Bretagna, Francia, Canada e Stati Uniti, e sono tutti trattenuti all’interno della cabina della nave, nonostante la protesta sia comunque stata pacifica, senza alcuna violenza. L’olio di palma è un olio naturale che viene estratto appunto dalle palme, ma secondo quanto sostengono i membri di Greenpeace, e non solo, l’operazione di estrazione comporterebbe la distruzione di migliaia di ettari di foreste, provocando un disboscamento dannoso per la salute della terra. L’olio di palma viene usato in moltissimi prodotti, a cominciare dai dolci, in particolare biscotti e merendine, e la Wilmar, l’azienda che ha estratto il carico incriminato, ha fra i suoi clienti anche i biscotti Oreo e il cioccolato Cadbury.