L’indiscrezione è stata confermata appieno e la Lega Serie A da questo pomeriggio non ha più una guida: Gaetano Miccichè si è dimesso da Presidente spiegando in una nota durissima «Le indiscrezioni apparse oggi sui giornali relative alle chiusura dell’istruttoria sulla mia nomina avvenuta 20 mesi fa e al suo possibile esito sono inaccettabili e mi impongono questa decisione». Proprio le indiscrezioni sul Messaggero avevano scatenato la nuova bufera attorno alla Lega Calcio con Micciché ora ferreo nella sua decisione e la Serie A che rischia di tornare commissariata dopo anni di caos e gli ultimi mesi di gestione Malagò per l’appunto come commissario straordinario dell’intera Lega Serie A. Forse già domani verrà consegnata una relazione conclusiva dell’ufficio del procuratore Pecoraro al Presidente Figc Gravina proprio sulla nomina di Micciché in Lega Serie A lo scorso 19 marzo 2018. «Sono stato chiamato in Lega con dichiarazioni unanimi di voto e le ho dedicato molto tempo ed energie. Ho trovato una Lega commissariata, completamente disorganizzata e che non aveva nemmeno la parvenza di una realtà efficiente. Tutti insieme, perché nessuno ha sollevato la benché minima obiezione in 20 mesi, e le delibere che abbiamo preso sono state prese tutte all’unanimità, abbiamo realizzato una serie numerosa di iniziative che andavano nella giusta direzione», attacca ancora l’ormai ex Presidente prima di concludere «Ho lavorato in questi mesi alla trasformazione del calcio aggiungendo ai valori agonistici e sportivi, quelli di credibilità societaria, economica e prospettica. Ciò è indispensabile e propedeutico per l’arrivo di nuovi seri investitori, nuove grandi corporation in qualità di sponsor, nuova credibilità nei mercati finanziari».
IL NUOVO CAOS SUL CALCIO ITALIANO
Gaetano Miccichè si dimette oggi da presidente della Lega Calcio. E’ questa l’indiscrezione firmata “Dagospia“, che anticipa di fatto la decisione dello stesso Miccichè dopo la chiusura dell’attività istruttoria legata all’indagine sulla sua elezione a presidente della Lega Serie A. L’ufficio della Procura della Figc consegnerà a breve al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina la relazione conclusiva sulla presunta irregolarità verificatasi nell’assemblea del 19 marzo 2019, nella quale venne eletto Miccichè, denunciata dal presidente del Genoa, Enrico Preziosi. Come ricostruito da “Il Messaggero”, il numero uno del Grifone parlò di «non correttezza» della procedura: secondo statuto, infatti, la votazione sarebbe dovuta avvenire tramite scrutinio segreto e non per acclamazione come invece accadde. Per essere eletto Miccichè, come prevede lo statuto per evitare il conflitto di interessi di chi ha ricoperto incarichi in istituzioni private di rilevanza nazionale in rapporto con i club o i loro gruppi di appartenenza, necessitava dell’unanimità anziché della maggioranza qualificata. L’allora commissario della Lega di A, il presidente del CONI Giovanni Malagò chiese al notaio Giuseppe Calafiori se la procedura fosse valida e ricevette risposta positiva. Si procedette dunque alla votazione e Miccichè venne eletto per acclamazione senza che fossero scrutinate le schede, le quali sono tuttora custodite nell’urna elettorale sigillata e firmata dal presidente dell’assemblea Malagò, dal segretario Stincardini e dal giudice sportivo Mastrandrea, con questi ultimi due che peraltro non ebbero nulla da eccepire sulla procedura.
GAETANO MICCICHÈ SI DIMETTE DA PRESIDENTE LEGA CALCIO
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, una volta visionata la relazione conclusiva redatta dal procuratore Pecoraro in cui verrà stilato un quadro giuridico di ciò che è avvenuto durante l’elezione di Miccichè e le eventuali violazioni in base allo statuto, ha un ventaglio di opzioni molto ampio. Tra le ipotesi date come più probabili in queste ore quella che il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio decida di dichiarare nulla l’assemblea in cui Miccichè è stato eletto o di nominare un commissario “ad acta” che metta sotto tutela anche l’amministratore delegato De Siervo. Domenica sera, a Palermo, era andato in scena un incontro proprio tra il presidente di via Rosellini e Gravina, nel quale è inevitabile che si sia a lungo discusso sulla maniera migliore di gestire la questione. Per il 25 novembre è prevista un’assemblea di Lega per la discussione dei diritti tv e al primo punto all’ordine del giorno c’è scritto: “Comunicazioni del presidente“. Se fosse confermata l’indiscrezione di Dagospia, Miccichè vi arriverebbe come presidente dimissionario.