Deve essere accaduto qualcosa di particolarmente grave in Corea del Nord, visto che il leader e dittatore Kim Jong-un, ha deciso di rimuovere nelle scorse ore alcuni funzionari di alto livello. Come sempre, quando si parla della nazione asiatica di cui sopra, si sa ben poco, e le notizie che ci giungono sono spesso e volutamente filtrate, ma stando a quanto riferito dai colleghi dell’agenzia Ansa, il leader nordcoreano avrebbe denunciato un “grave incidente” non meglio specificato, legato alla pandemia di covid 19. Un “errore” che “potrebbe aver messo a repentaglio la sicurezza del Paese e dei suoi cittadini” scrive ancora l’Agenzia.
Stando a quanto specificato dalla Kcna, il leader, attraverso una riunione estesa del Politburo del Partito comunista del lavoratori, ha comunicato la rimozione di alcuni dirigenti, in quanto questi ultimi “trascurando importanti decisioni del partito, hanno causato un grave incidente che pone un’enorme crisi per la sicurezza della nazione e del suo popolo”. Purtroppo la Kcna non ha fornito ulteriori indicazioni in merito a quanto accaduto, ma la notizia fa comunque riflettere in quanto Pyongyang ha rivendicato fino ad oggi il fatto che nessun caso di coronavirus sia mai comparso da quelle parti.
GRAVE INCIDENTE COVID IN COREA DEL NORD: ECCO COSA STA ACCADENDO
Se l’ipotesi non è così campata in aria visto che la Corea del Nord è di fatto una nazione chiusa all’esterno, sembra comunque difficile pensare a zero casi di covid in sedici mesi, tenendo conto che il virus ha colpito praticamente ogni angolo del nostro pianeta, anche le regioni più estreme.
A luglio dello scorso anno, comunque, Pyongyang aveva riferito che una persona che aveva disertato in Corea del Sud anni fa, era rientrata in maniera illegale presso la città di Kaesong, al confine fra le due coree, e stando alla Kcna la stessa era “sospettata di essere stata infettata dal virus”. A fine anno scorso, invece, la Corea del nord aveva messo in lockdown Hyesan, al confine fra la Cina e Nampo, vietando alle persone che provenivano da altre città di avere accesso alla capitale.