Una delle eccellenze italiane, si sa, è da sempre quella della produzioni di ottimi vini, apprezzati in tutto il mondo. Chi mai penserebbe che per far trionfare questo prodotto tradizionale sui mercati globali serva anche della tecnologia? In effetti è così. E basta un tappo a fare la differenza. Anche perché bisogna fare i conti con il tricloroanisolo (TCA), la molecola responsabile dello sgradevole “sapore di tappo”. Lo sanno bene al Sugherificio Ganau di Tempio Pausania, in Sardegna, dove viene prodotto “Uniq”, «un tappo di altissima tecnologia che – ci spiega il titolare dell’azienda, Mauro Ganau – viene utilizzato sia per i vini fermi che per i vini spumanti e frizzanti».
Come lo realizzate?
Attraverso l’utilizzo di microgranuli di sughero, ottenuti da materie prime selezionate di nostra produzione che si caratterizza per la regolarità di comportamento, dall’imbottigliamento alla stappatura, nell’ottima ripresa dimensionale, nella perfetta tenuta. Inoltre, grazie a sistemi fisici di abbattimento delle sostanze volatili, ci permettono di ottenere dal punto di vista organolettico un tappo neutro che mantiene inalterato il gusto del vino imbottigliato e che risponde perfettamente alle esigenze di una chiusura moderna, nel rispetto della tradizione e dell’ambiente garantendo livelli di TCA ben al di sotto della soglia di percezione sensoriale.
La sua azienda sembra puntare molto sull’innovazione e la qualità.
Abbiamo moderni impianti di produzione che ci consentono grande capacità produttiva così da soddisfare, in tempi brevissimi e con la massima puntualità, ogni richiesta di merce. La tecnologia di produzione impiegata, inoltre, garantisce uno standard di qualità molto elevato che si contraddistingue per le caratteristiche del prodotto finito. L’innovazione continua dei sistemi di trattamento ci consente di predeterminare le qualità funzionali dei nostri tappi. Inoltre, grandi risorse di materia prima e rigorosi sistemi di selezione basati sulla esperienza dei nostri tecnici, ci permettono di eliminare già a partire dai piazzali di stoccaggio anomalie e difetti del sughero provenienti dalla pianta.
A proposito di sughero, quanto è presente in Italia e nel mondo?
Il bacino del Mediterraneo è coperto da circa 2,2 milioni di ettari di foreste di sughero, in Italia circa il 90% delle foreste si trovano in Sardegna e per la restante parte in Sicilia, Lazio, Toscana, Campania e Calabria. In Portogallo e Spagna gli ettari coltivati rappresentano circa il 56% della superficie mondiale, in Maghreb il 33% ed in Francia (Corsica) l’1%. La quercia da sughero è una pianta che si adatta alla siccità e, grazie alla composizione della sua corteccia ignifuga, resiste agli incendi. Questa pianta cresce spontanea nell’area occidentale del bacino mediterraneo caratterizzandone fortemente il paesaggio.
Quali sono le principali caratteristiche di questa pianta?
Le foreste di sughero, dette “sugherete”, costituiscono un habitat ideale per diverse varietà di animali e diverse specie di volatili. Sono infatti uno dei migliori esempi di biodiversità mediterranea, ambientale ed ecologica e hanno un ruolo molto importante per la lotta alla desertificazione a favore dello sviluppo sostenibile. La quercia da sughero ha un ruolo molto importante nel processo di protezione del pianeta dal surriscaldamento globale in quanto non solo produce e rilascia ossigeno con la fotosintesi, ma intrappola CO2 grazie alla particolare composizione strutturale del sughero. Oltre alla valenza ambientale, quindi, le sugherete sono fonte di materia prima per un importante settore dell’economia del Mediterraneo, vale a dire la produzione di tappi di sughero.
Quando è iniziata la vostra attività?
La storia e l’attività dell’azienda iniziano a Tempio Pausania negli anni Quaranta a opera di mio nonno paterno. Nel 1980, a seguito di diversi ampliamenti strutturali e tecnologici, sempre a Tempio Pausania nasce il Sugherificio Ganau S.p.A., società a carattere familiare, mentre dopo gli anni Novanta l’azienda cresce notevolmente, sia dal punto di vista strutturale che commerciale.
Attraverso quali passaggi?
Nel 1991 viene acquistata la Subersarda S.p.A., società che si occupa della produzione di pannelli isolanti per l’edilizia e prodotti termoacustici in sughero, e nel 1992 anche un’azienda in California (la Italcork, Inc. oggi Ganau America Inc.) che si occupa della vendita di prodotti enologici nel mercato americano. Nel 2001 viene poi fondata Ganau France S.A., a Reims in Francia, spostandosi nel 2006 a Epernay, nel cuore della produzione dello Champagne. Oggi Ganau France opera anche nella zona di Bordeaux con una sede secondaria e si occupa della commercializzazione di tappi per vini fermi. Infine, nel 2003 in Portogallo, a Montijo, una città nei pressi di Lisbona, viene costituita un’altra azienda, la Ganau Portugal S.A., società che fino al 2010 si occupa dell’acquisto delle materia prima in Portogallo. Un altro passaggio importante è avvenuto l’anno scorso
Ce lo racconti
Dopo la costruzione di un nuovo stabilimento dotato di impianti tecnologicamente all’avanguardia, la Ganau Portugal ha iniziato la produzione industriale fornendo un importante supporto nella produzione di semilavorati (granina di sughero, tappi e rondelle di sughero) utilizzati in Italia dalla casa madre per la realizzazione di tappi di diverse tipologie e commercializzati in Italia, Francia, America, Cile, Argentina, Canada e nei più importanti mercati di produzione di prodotti enologici fornendo tutte le più prestigiose case vinicole.
Com’è cambiato il mercato dei tappi di sughero nel corso del tempo?
Indipendentemente dalla zona di produzione delle diverse tipologie di vini, in tutti i mercati da parte delle aziende vinicole si è manifestata un’esigenza sempre più marcata in termini di qualità del prodotto tappo di sughero. Le case vinicole sono infatti oggi molto attente alla scelta della tipologia del tappo da utilizzare e noi già da tempo abbiamo attivato un sistema di controllo della filiera di produzione che ci permette di monitorare fin dalle prime fasi di lavorazione tutto il ciclo produttivo.
In che modo?
Siamo dotati di un moderno laboratorio controllo qualità interno che certamente collabora con i nostri clienti e che grazie ad una strumentazione completa e all’avanguardia garantisce un ottimale controllo del prodotto in tutte le fasi di lavorazione. Oggi abbiamo anche dei nuovi tappi in sughero alternativi a quello tradizionale monopezzo o birondellato, cioè i tappi di microgranulato, composti da piccolissime particelle di sughero, come appunto “Uniq”.
Quali progetti avete invece in cantiere per il futuro?
Obiettivo futuro è quello di migliorare sempre più i risultati fino a oggi ottenuti. La nostra azienda porrà infatti la massima attenzione nella ricerca di nuovi sistemi capaci di eliminare anche le concentrazioni minime di TCA presenti nel sughero attraverso studi di ricerca e sviluppo in collaborazione con centri di ricerca specializzati e all’applicazione nelle fasi di lavorazione di nuove tecnologie utili a migliorare decisamente le caratteristiche dei nostri prodotti.
(Claudio Perlini)