La crisi dell’industria non si arresta. A maggio fatturato in calo del 2,7% rispetto a un anno fa e dello 0,5% rispetto ad aprile 2012. Mentre è lieve la ripresa degli ordinativi (+1,7% su aprile) che tuttavia non basta a invertire il trend negativo di decrescita dall’anno scorso a oggi (-9,4%). Lo comunica una nota dell’Istat che rivela come il calo dei fatturati interni, che colpisce settori vitali per l’economia italiana come metallurgia, produzione di macchinari e automotive, sia compensato da quelli esteri. Mentre gli ordinativi, già in forte calo, dimostrano di spostarsi sull’estero.



Il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, che registra una diminuzione dello 0,5% rispetto ad aprile è la sintesi di un calo dell’1,5% sul mercato interno e di un aumento dell’1,7% su quello estero. Mentre nella media degli ultimi tre mesi, l’indice totale è sceso dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22, come a maggio 2011) il fatturato è diminuito in termini tendenziali del 2,7%, risentendo del calo del 6,2% registrato sul mercato interno e da un aumento del 4,8% su quello estero.



Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano in particolare una marcata diminuzione congiunturale per i beni strumentali (-5,6%) e variazioni positive per i beni di consumo (+2,0%), per l’energia (+1,5%) e per i beni intermedi (+0,6%). L’indice grezzo del fatturato è sceso del 2,7%, in termini tendenziali: il contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi. L’incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra nei settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+10,6%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+3,0%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,4%) mentre la diminuzione più marcata riguarda la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-10,5%), la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-7,9%) e le fabbricazioni di prodotti chimici (-6,9%).



Per quel che riguarda gli ordinativi totali, si registra una crescita congiunturale dell’1,7%, sintesi dell’aumento dell’1,6% della componente interna e del 2,0% di quella estera. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali diminuiscono dell’1,7% rispetto al trimestre precedente. Nel confronto con il mese di maggio 2011, l’indice grezzo degli ordinativi segna un calo del 9,4%. L’incremento maggiore dell’indice grezzo degli ordinativi riguarda la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali (+4,9 %) e le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+3,8%); mentre le variazioni negative più marcate si registrano nella fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-26,5%), nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-8,6%) e nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-7,5%).