I suoi pavimenti in teak hanno stregato il mercato italiano, perché rendono gli interni delle case simili ai grandi yacht. Antonini Legnami è un’azienda di Trieste che importa da Asia e Nord America, e che dall’inizio della crisi ha dovuto specializzarsi per primeggiare in alcuni determinati settori. Come racconta Luca Rossi, uno dei due soci, Antonini è leader italiano nel teak, un tempo utilizzato soprattutto per la nautica e oggi sempre più di moda per i pavimenti delle abitazioni, oltre che per i bordi delle piscine e per le terrazze. Ma non è l’unica novità che ha portato la crisi. Per quanto riguarda le imprese importatrici, c’è sempre più la tendenza ad acquistare piccoli quantitativi di legno con caratteristiche precise, perché la recessione rende naturalmente più difficile comprare un intero container facendolo arrivare in Italia direttamente da Paesi lontani migliaia di chilometri.
Luca Rossi, la sua è un’azienda storica nel settore …
Antonini Legnami è nata nel 1925 e si è tramandata di padre in figlio per tre generazioni. Oggi siamo in due soci, io ed Emilio Antonini. Inizialmente l’azienda si è concentrata sull’importazione di legnami dall’Asia, quindi ha sviluppato un’attività di agenzia che si è estesa anche al Nord America. Con il tempo si è indirizzata verso i prodotti finiti e una partnership con le aziende estere, che oggi ci danno la possibilità di interfacciarci con una serie di ambiti diversi.
Quali in particolare?
Tra questi c’è il mondo dei pavimenti prefiniti, con due produzioni di cui una cinese e una malese, e le veneziane in legno che servono mercati internazionali e la stessa Ikea. Siamo molto forti nel settore del teak, dei tronchi segati di tutti i tipi e di tutte le misure, oltre che nella nautica. Esportiamo legname segato verso Paesi asiatici, soprattutto rovere per la produzione di pavimenti. Da Antonini Legnami sono nate poi altre aziende o partnership, dedicate ad altri prodotti come veneziane in legno o ante per il mercato degli Stati Uniti.
Che cosa è cambiato con la crisi?
La crisi ha segnato degli orizzonti nuovi, e se una volta si cercava di fare un po’ di tutto oggi si sta tornando a essere molto più incisivi e rappresentativi in pochi settori, offrendo un servizio magari solo per una specie o un prodotto, ma in modo il più possibile completo.
Per quale motivo avete risposto alla crisi cercando di specializzarvi?
La crisi ha segnato una battuta d’arresto negli approvvigionamenti da parte degli importatori di cui siamo i fornitori principali, in quanto i loro magazzini al momento erano più che sufficienti a soddisfare le esigenze della produzione diminuita. Ci siamo trovati dall’oggi al domani con un calo drastico delle importazioni da parte del principale cliente italiano. A quel punto abbiamo dovuto modificare le nostre strategie cercando di offrire maggiori servizi per ovviare al calo dei volumi, e ci siamo resi conto che c’era una grande domanda di prodotti specifici di cui nessuno voleva più farsi carico.
Quali servizi in particolare non erano più offerti da nessuno?
Non avendo più possibilità di importare i container direttamente dall’Oriente, i nostri clienti hanno iniziato a rivolgersi agli specialisti del settore per avere magari piccoli quantitativi. Per esempio c’erano determinate misure di legname che non erano più presenti sul mercato, in quanto viste le risorse limitate delle aziende i magazzini non se ne facevano più carico. Abbiamo iniziato inoltre a specializzarci in articoli in teak, rispetto a cui oggi siamo la maggiore presenza sul mercato italiano e tra i primi in Europa.
Che cosa rende unico un materiale come il teak?
Il teak è un prodotto molto esotico, anche perché nell’immaginario collettivo è associato al settore nautico: fa piacere a tutti mostrare un pavimento di casa identico a quelli dei grandi yacht. A essere uniche sono inoltre le performance di questo materiale in legno nato da un percorso marino e nautico e utilizzato quindi anche per le abitazioni. Negli ultimi anni il teak in appartamento è sempre più di moda, incontra il gusto del mercato italiano ed europeo. Di recente è stato molto utilizzato anche per gli esterni, come i bordi delle piscine e le terrazze, in questo caso non solo per motivi estetici ma anche per la sua capacità di resistere alle intemperie.
(Pietro Vernizzi)