Sostenibilità, ambiente, riduzioni di emissioni dannose: tematiche importantissime ma che quasi sempre nel settore motoristico e industriale si squagliano come neve al sole appena si scorgono i fatturati e i risparmi per queste “energie rinnovabili”. Vi è però un’eccellenza italiana nel campo dell’automotive che da un decennio sta crescendo continuamente, nel cuore d’Italia come l’Abruzzo, e che da qualche tempo ha lanciato la sfida al settore puntando dritto alle soluzioni eco-smart come frontiera dell’innovazione: è il Polo di Innovazione Automotive e Meccanica che ieri ha presentato a Milano in Casa Abruzzo un incontro su queste tematiche, all’interno degli eventi per Expo Abruzzo durante questa grande esposizione universale che la metropoli milanese sta ospitando in questi mesi. “Eco” per l’intera attenzione al mondo dei consumi e delle riduzioni di CO2, ma anche “smart” perché questo il progetto eco-sostenibile va svolto con assoluta intelligenza e conoscenza del settore, senza perdersi in grandi teorie dal gusto un po’ ideologico ma andando invece al cuore del problema e programmare davvero un futuro migliore per tutti. L’evento dal titolo “Veicoli per il trasporto integrato verse e smart: percorso dell’efficienza e dell’eco-sostenibilità per l’agroalimentare e altri settori” ha visto la presentazione di due specifiche soluzioni alle problematiche legate all’evoluzione del mercato odierno automotive e della logistica urbana: oggi la maggior parte dei costi per le aziende costruttrici di prodotti di consumo qualsiasi, dipende più che dalla produzione stessa, dall’enorme dispendio economico ed energetico per il trasporto del tale prodotto. Grazie alla collaborazione instaurata tra i suoi partner, il Polo di Innovazione Automotive dell’Abruzzo vanta l’individuazione di soluzioni alternative nel settore veicoli eco-smart che consentono da un lato l’abbattimento drastico di emissioni di CO2 nei centri urbani, dall’altra le prestazioni intelligenti, rapide e performanti che il mercato richiede in maniera sempre più stringente.
Tra le due soluzioni presentate a Milano dal board direttivo del Polo, con il Presidente Giuseppe Ranalli e del Direttore Raffaele Trivilino, la prima concerne una collaborazione a 360 gradi tra Tecnomatic, Bonfiglioli e altri partner, come da tradizione di lavoro d’impresa della filiera automotive abruzzese che con questo “must” ha creato tutti i propri successi. La proposta – già realizzata come prototipo e che ha già superato tutti i test del caso – nel campo dei veicoli eco-smart riguarda un LCV (veicolo commerciale leggero) basato sul nuovo Ducato Fca (già partner all’interno del Polo IAM) destinato al mercato dei veicoli trasformati. La novità sta nell’aver sviluppato un’idea innovativa nell’assetto motoristico come il sistema avanzato di power-train che consentirà una modalità d’uso “bimodale”: come ha spiegato all’incontro una delle menti di questo progetto, Massimo Palomba (Bonfiglioli), «Abbiamo preso lo studio del professor Enrico Pastori di Trt (anche lui presente come relatore presentando uno studio sulla logistica urbana, ndr.) permettendoci di sviluppare una carrozzeria del Ducato che fosse uni-body; l’abbiamo usata orientandoci verso la realizzazione di un sistema ibrido elettrico, ovvero bimodale».
In sostanza, avendo un motore diesel con trazione anteriore e un’altro invece elettrico con trazione posteriore, il veicolo potrà sviluppare al meglio diversi percorsi legati all’ultimo miglio, ovvero la consegna del prodotto, con risparmio di energia e organizzazione logistica. Quando il veicolo si trova nei centri urbani si potrà attivare il motore elettrico di tipo Brushless a magneti permanenti superficiali che a parità di potenza erogata da quelli presenti sul mercato, ha un ingombro e un peso delle parti attive notevolmente ridotti. In questa modalità elettrica il motore raggiunge i 70 km/h e riduce nel 40% le emissioni, come da normativa europea (ECE101R). Si potrà quindi sfruttare questo eco-motore per entrare nelle zone urbane riducendo anche e di molto l’inquinamento acustico, altro annoso problema, mentre il Ducato avrà anche il 4×4 e il motore ad ottime prestazioni diesel per le consegne che dovrà svolgere fuori dai centri abitati. «Veicoli eco e smart, abbiamo puntato su uno studio della logistica alternativa e a risparmio drastico, ma per fare questo abbiamo bisogno di un interlocutore che “sposi” la nostra idea e pratica. Stiamo cercando di rendere infrastruttura delle idee innovative, in un mercato come quello logistico che sta cambiando a livelli impensabili fino a qualche tempo fa, basti guardare al grandissimo successo dei droni-corrieri in America», ha affermato il presidente IAM Giuseppe Ranalli.
La seconda soluzione presentata e di grande innovazione si concretizza nel progetto Shelter, un nuovo concept di box-contenitore che secondo i piani del Polo e dell’azienda Di Cosimo, gli sviluppatori del prototipo, rivoluzionerà il sistema dei veicoli commerciali leggeri e consentirà a molti settori, in particolare nei trasporti, di risparmiare tempo, consumi e con riduzioni anche qui di CO2. «Il progetto Shelter è frutto di uno sforzo intellettuale e d’impresa di cui il Polo IAM ne è grande innovatore e propulsore: con sempre più acquisti online e riottimizzazione delle logistiche su strada, il prezzo dei trasporti è imposto dal mercato e dunque dobbiamo lavorare sui costi da ridurre assolutamente. Lo Shelter ne è la perfetta incarnazione, con una distribuzione che sarà intermodale, intercambiabile e continuamente alternabile», afferma Antonio Di Cosimo (Presidente del Gruppo Di Cosimo) nel suo intervento. Lo Shelter permette di diminuire il numero di viaggi da e verso il centro storico, gli hub, il cliente finale, rendendo l’investimento sull’acquisto del mezzo recuperabile in tempi molto più ridotti. Tutto questo sarò possibile attraverso i vari moduli Shelter (ecco il video del primo prototipo di Shelter), dove il viaggio del mezzo sarà più saturo di prima – ha riportato durante l’evento il presidente Ranalli che oggi abbiamo ancora il 50% dei mezzi su gomma che trasporta con il riempimento dei vani sotto il 50%. Ad esempio un vantaggio nel settore agroalimentare sarà che il trasporto di merci deperibili e di merci a temperature ambiente potrà avvenire contemporaneamente; davvero si potranno riunire più prodotti di diverso ambiti con risparmio di soldi, tempo ed emissioni. «Grazie allo Shelter potremo usare mezzi molto più piccoli, non occupando inutilmente la viabilità e, attraverso il concetto della alternatività, lo Shelter può diventare anche un deposito rimovibile delle stesse merci presso il cliente finale», ha concluso il suo intervento Di Cosimo.
L’incontro presso Casa Abruzzo ha visto un’altra interessante relazione sul mondo dell’automotive fatta dal professor Enrico Pastori di Trt e la dott.ssa Marisa Saglietto di Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). Hanno presentato lo studio in collaborazione con il Polo Automotive dal titolo “Logistica urbana sostenibile – Studio sulla distribuzione delle merci in ambito urbano e sui veicoli per il trasporto integrato verde e smart”. Saglietto ha ricordato come il nostro mercato sia in lieve crescita rispetto al passato triennio e questo permette di poter finalmente investire su assetti futuri per il miglioramento dei trasporti e delle logistiche su strada, mentre Pastori ha ricordato che «se adeguatamente regolata, l’organizzazione logistica e distributiva può costituire uno dei maggiori fattori di successo e competitività per il sistema città nel suo complesso».
Positiva e intrigante la sfida lanciata da una delle eccellenze italiane nell’industria automotive, nella speranza di raccogliere quegli “interlocutori” che il presidente Ranalli si augurava ad inizio incontro per poter portare avanti i progetti innovativi ma ancora sotto prototipo riguardo ai veicoli eco-smart. «La sfida verso cui abbiamo indirizzato le nostre energie – ha sottolineato ancora Ranalli – si muove secondo il metodo della partecipazione e del lavoro di squadra, privilegiando l’eccellenza nella realizzazione di veicoli intelligenti, sostenibili ed efficienti. Il futuro che stiamo creando è verde e veloce e quanto siamo riusciti a produrre oggi è la testimonianza di un corretto approccio a sani obiettivi». Una vera conoscenza d’impresa, è questo ultimamente ciò di cui il mercato ha bisogno per poter ripartire, con soluzioni sempre più intelligenti e competitive, ed è questa cultura che il Polo IAM intende proseguire nel mercato italiano e internazionale.