Settecento: architetti, ingegneri, progettisti, imprenditori. Tutti riuniti per un brainstorming di un giorno intero: a parlare di legno. Circondati dal legno, all’interno di un’impresa che ha fatto del legno una civiltà prima che un business. Un’impresa siciliana la cui prima iniziativa artigiana risale a più di un secolo fa e che oggi si pone e propone come hub nazionale sulla frontiera di una nuova edilizia sostenibile. “Abbiamo voluto il LegnoArchitettura Forum Sicilia nel nostro quartier generale di Alcamo perché nella sfida dell’edilizia in legno non sono ammesse false partenze”, dice a IlSussidiario.net Bruno Mirrione, che oggi guida il gruppo assieme al cognato Giocchino Di Franco e alla madre Piera.



La Francesco Mirrione (il nome è quello del padre di Bruno, fondatore e anima del gruppo) ha ereditato dalla prima generazione – Giuseppe Mirrione – una tradizione manifatturiera nel legno che affonda le sue radici nella produzione di botti e nel commercio di legname. Ma l’attualità cita un’azienda saldamente all’interno della Top 50 nazionale di Databank per fatturato, grazie all’affermazione nel mercato per il commercio del legno per la falegnameria e per l’edilizia (tetti, gazebi, verande) affiancata dalla produzione di perlinato e profilati , pannellli X-lam per la produzione di case ,  pellets ecologici  di puro legno. Senza escludere naturalmente una diversificazione nella ricerca di energie alternative: gli impianti fotovoltaici della Francesco Mirrione autoalimentano il fabbisogno industriale (con l’eliminazione di consumi di gasolio), mentre la gestione delle biomasse vergini (una delle poche in Italia) lavora con performance allineate con quelle dell’Europa centrale.



Ma la strategia-Mirrione, oggi ha un nome: “Casa di legno”. “Una casa di legno dev’essere l’esatto contrario di una baracca: dev’essere durabile, confortevole, sostenibile. Dobbiamo impegnarci tutti a convincere il mercato con fatti e argomenti solidi, fin dall’inizio”, ha ripetuto l’amministratore unico anche il 14 ottobre scorso a tutti gli amici invitati ad Alcamo. Sul palco si sono alternati speaker di tutti i background. Fra gli altri: Armin Hofstatter, Mario Burlon (Ammon) e Claudio Pichler (Riwega) di Bolzano; gli architetti Ferdinando Gottard e Piero Artale; lo strutturista Alberto Reina, Cinzia Maltese, dell’ufficio tecnico Mirrione. “Conoscenza e comunicazione sono investimenti indipensabili in questa fase di prima crescita dell’edilizia in legno”, dice Mirrione, 42anni, alle spalle anni di educazione al legno” nell’Africa subsahariana (giacimento globale di essenze) sia negli Stati Uniti. Dove Mirrione si è convinto che in Italia/Europa il modello di casa di legno sia diverso, peculiare.



“In Italia la casa è un bene importante, che incorpora solidi valori patrimoniali ma anche umani, che una famiglia ama trasmettere nel tempo. La durabilità è la prima caratteristica che noi dobbiamo saper offrire a chi si avvicina all’edilizia in legno.Un interesse che cresce, naturalmente, mano a mano che l’evoluzione tecnologica garantisce confort e sostenibilità al pari di sicurezza e facilità di manutenzione.”  Ci vuole gioco di squadra e il Forum è stato concepito su questa filosofia strategica: “La qualità delle diverse tipologie di legno e la prima lavorazione sono fondamentali – sottolinea Mirrione – ma non sono sufficiente a garantire durabilità se la progettazione non è altrettanto ricca di know how. Gli agenti macro o microclimatici sono decisivi: la forma stessa di una casa di legno va disegnata con estrema attenzione, sia sul versante della durabilità che su quello della sicurezza. E poi non è possibile scegliere ferramenteria non all’altezza di un legno e di una progettazione d’eccellenza dove il legno convive benissimo con altri materiali , come il Calcestruzzo, il gesso o il cotto.

Un ultima  importante riflessione di Bruno Mirrione e che con il mercato, con il legno, con la propria casa non si scherza mai e quindi false partenze effettuate da  operatori improvvisati sul mercato potrebbero compromettere il futuro dell’uso del legno nella costruzione. E’ necessario dunque dare delle precise direttive costruttive ed il pannello in legno massello x lam che ha  caratteristiche omogenee sia in termini di durabilità  che di resistenza potrebbe essere la giusta risposta a differenza delle costruzioni realizzate con struttura  a telaio che lasciano libera interpretazione al costruttore nel realizzare pannelli più o meno resistenti .