E’ stata un successo la prima Giornata Nazionale degli Alberi e dei Boschi Italiani che si è svolta ieri 21 novembre 2016 presso l’Aranciera di San Sisto a Roma: si è svolto un evento dedicato agli studenti delle scuole superiori e alle istituzioni per approfondire potenzialità e prospettive della risorsa forestale nazionale. I dati ufficiali sulla superficie forestale italiana parlano di un costante incremento dell’area forestale che, dal 2005 al 2014, è cresciuta del 5,8% attestandosi a poco meno di 11 milioni di ettari. All’aumento della superficie, però, non è seguito un incremento degli investimenti sul territorio per sfruttare la massa legnosa prodotta dai boschi italiani, con il risultato che oggi oltre l’80% del legname utilizzato dall’industria italiana arriva dall’estero.
Le foreste italiane rappresentano dunque una miniera verde che, se gestita in maniera corretta, sono in grado di garantire occupazione e sviluppo soprattutto nelle aree rurali che potrebbero così tornare ad avere un ruolo di primo piano nell’economia nazionale, come sottolinea Andrea Negri, presidente Associazione Forestale Italiana: “Una maggiore e più attenta cura del patrimonio boschivo nazionale porterà alla creazione di 350mila nuovi posti di lavoro a cui vanno aggiunti almeno altri 100mila garantiti dalla crescita dell’indotto. Di questa crescita ne gioveranno soprattutto i 1.300 comuni montani che potranno essere rivitalizzati arrestando il fenomeno dello spopolamento, tornando a svolgere un ruolo da protagonisti nella società e nell’economia nazionali”.
Questo messaggio importante è stato lanciato proprio in occasione della prima Giornata Nazionale degli Alberi e dei Boschi Italiani che ha riunito ministero dell’Ambiente, ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Corpo Forestale dello Stato, FederlegnoArredo e Associazione Forestale Italiana per discutere delle potenzialità della filiera Bosco-Legno. “Come federazione siamo impegnati nella valorizzazione della filiera forestale corta – ha spiegato Emanuele Orsini, vicepresidente FederlegnoArredo -. Il potenziamento di un sistema di forestazione sostenibile nazionale garantirà benefici sia all’industria del legno-arredo, che potrà disporre di materia prima di qualità senza dipendere quasi esclusivamente dall’estero, sia alle comunità locali che grazie a boschi, foreste e pioppeti sani e rigogliosi potranno sfruttarne le potenzialità economiche e turistiche. Una più attenta a corretta gestione dei boschi garantirà inoltre maggiore sicurezza idrogeologica nelle aree del Paese più delicate e a rischio frane o inondazioni”.
La giornata è iniziata con una prima parte di carattere educativo rivolta a circa 300 studenti delle scuole primarie per far scoprire – o meglio riscoprire – anche alle giovani generazioni l’importanza strategica legata alla gestione attiva e alla tutela del ricco patrimonio forestale del nostro Paese, che passa anche dall’uso sostenibile e controllato di prodotti legnosi da esso ricavabili, come fondamentale strumento di mitigazione e adattamento ai sempre più drammatici effetti del cambiamento climatico. Aspetto, quest’ultimo, approfondito da Barbara Degani sottosegretario al ministero dell’Ambiente: “La festa dell’Albero quest’anno per me ha un significato molto forte e importante. Si è appena chiusa a Marrakech la Cop 22, ovvero la Conferenza delle Parti aderenti all’Accordo di Parigi. L’allarme è alto: lo scorso anno abbiamo stabilmente superato il limite di 400 parti di CO2 per milione nell’atmosfera. Questa soglia ci ha indicato che il tempo è scaduto e che dobbiamo affrontare in modo credibile ed efficace il problema dei cambiamenti climatici. Al centro della nostra vita dunque ci sono proprio gli alberi, perché è grazie a loro se sopravviviamo ai nostri comportamenti negligenti. Gli alberi, assorbendo e immagazzinando il diossido di carbonio, hanno un ruolo fondamentale nel mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Quindi, l’albero è oggi più che mai il simbolo di questa azione che tutti portiamo avanti per garantirci un futuro, e all’albero va riconosciuto non solo in questa giornata tutto il suo valore”.
I ragazzi hanno avuto la possibilità di conoscere questo affascinante mondo grazie alle “lezioni” di alcuni maestri d’eccezione: l’artista Ferdinando Codognotto si è soffermato sui segreti del legno, materia prima in grado di dare vita a opere straordinarie, mentre lo scrittore Nicolò Giordano ha approfondito il rapporto tra uomini e boschi durante la prima guerra mondiale leggendo alcuni brani del libro “Uomini, boschi e trincee”. Il giornalista Luca Pagliari ha chiuso la sessione mattutina con un workshop dedicato alla valorizzazione e tutela del patrimonio forestale italiano e all’importanza dell’utilizzo di una materia prima rinnovabile come il legno.
La giornata si è conclusa con il convegno “La filiera bosco-legno italiana: bene comune nel nostro Paese” che ha visto la partecipazione di Barbara Degani (sottosegretario ministro dell’Ambiente), Andrea Olivero (vice ministro per le Politiche Agricole, Alimentari, e Forestali), Andrea Negri (presidente Associazione Forestale Italiana), Emanuele Orsini (vicepresidente FederlegnoArredo), Nicoletta Azzi, (presidente Assopannelli), Nazario Palmieri (Corpo Forestale Italiano), Ervedo Giordano (Accademia Italiana di Scienze Forestali).