Nel corso del 2015 il settore dell’arredobagno italiano registra un fatturato alla produzione da 2 miliardi e 576 milioni di euro, con un incremento dell’1,3% rispetto all’anno precedente. E’ il dato emerso mercoledì a Milano dall’Assemblea 2016 di Assobagno, segno di un anno positivo anche per merito del Salone Internazionale del Bagno. A trainare il settore sono le esportazioni con un incremento del 2,9%, mentre il mercato nazionale rimane stabile con un +0,2%. Le imprese dell’arredobagno vivono per il 40% di esportazioni, e al primo posto tra i Paesi di destinazione c’è la Germania che acquista dall’Italia per un valore di 193 milioni di euro. Il Paese verso il quale le esportazioni crescono di più è l’Arabia Saudita con il +18% (26 milioni), mentre quelle verso la Russia calano del 27,3% a causa delle sanzioni legate all’Ucraina (33 milioni). Gli altri principali Paesi di destinazione dell’export del settore italiano arredobagno sono la Francia con 145 milioni (-1,3%), il Regno Unito con 92 milioni (+4,3%), la Svizzera con 55 milioni (+2%), gli Stati Uniti con 49 milioni (+13%), la Spagna con 40 milioni (+6,9%), l’Austria con 24 milioni (+2%) e i Paesi Bassi con 23 milioni (+7,2%).
Mauro Guzzini, presidente di Assobagno, osserva: “Non posso che fare i complimenti alle aziende. E’ merito loro se il sistema è riuscito ad affrontare questi anni difficili e oggi può guardare alle sfide che ci aspettano con più fiducia. Proseguiremo durante i prossimi mesi nella strada intrapresa, favorendo l’internazionalizzazione delle imprese soprattutto in quei mercati come Stati Uniti e Germania dove ci sono buone prospettive”.
L’assemblea di Assobagno è stata anche l’occasione per presentare la mostra “Stanze. Altre filosofie dell’abitare”, organizzata nella Triennale di Milano dal Salone del Mobile. Curatore della mostra è Beppe Finessi, architetto e docente, che l’ha presentata insieme al collega Carl Pickering nel corso dell’incontro “Open mind about bathroom”.
Come rileva l’architetto Finessi, “tutte le varie associazioni di categoria sono per noi i primi interlocutori, perché rappresentano chi fa realmente le cose. Anche all’interno dell’Assemblea di Assobagno esistono delle eccellenze straordinarie. Quello del bagno è un tema che riguarda ovviamente la nostra vita quotidiana. Ciò che abbiamo cercato di fare, anche con lo studio Lazzarini & Pickering, accompagnando i nostri ospiti alla mostra ‘Stanze’, è stato raccontare come l’universo del bagno possa essere ripensato anche partendo dall’architettura, e non semplicemente dall’elemento singolo dell’oggetto sanitario. Si può quindi provare a re-immaginare il bagno partendo dall’architettura stessa”.
E riferendosi al ruolo che il bagno riveste nell’architettura complessiva di un’abitazione, Finessi aggiunge: “La nostra vita ha delle necessità, abbiamo bisogno di rigenerarci, di curarci, di dedicare del tempo al nostro corpo. All’interno di una casa possono mancare tante altre cose, ma non il bagno. A volte questa è una cosa che diamo per scontata, ma non lo è per nulla. Quindi anche partendo da questa necessità primaria, che diventa architettura e forme nello spazio, le case potrebbero essere ancora ripensate oggi”.
Come racconta invece l’architetto Pickering, “sono venuto dall’Australia per la grandezza dell’architettura e del design del Dopoguerra italiano. La maggior parte di tutto ciò è passato dalla Triennale, ed essere qui presente per me è quindi un enorme onore. Ho una quantità di immagini straordinarie delle Triennali storiche che per me sono state molto importanti. L’idea che nella storia della Triennale ci sia un piccolo capitolo con un nostro ambiente mi commuove veramente. Sono molto felice e onorato”.
E osserva sempre Pickering: “Il bagno è uno degli ambienti della casa. Per alcuni clienti questo ambiente è molto importante e merita tanto spazio, in altri casi come per esempio le barche lo spazio è minore, e va quindi sfruttato al massimo. Il bagno è il luogo dove uno si rilassa e si depura, e questo ne fa un ambiente in qualche modo simbolico. La ricerca di tanti designer riguarda questo aspetto più rituale del bagno anziché quello funzionale”.
(Pietro Vernizzi)