«Voglio dare un messaggio di determinazione e fiducia: non sottovaluto le difficoltà ma ci sono le condizioni per guardare con fiducia alla fase che si sta aprendo. Finalmente ci sono le condizioni per raccogliere i primi concreti risultati del lavoro che svolgiamo da mesi grazie alle vaccinazioni. Tra aprile e giugno riceveremo oltre il triplo delle dosi di vaccino», lancia un primo messaggio di apertura il Ministro della Salute Roberto Speranza nella lunga informativa (oltre un’ora) alla Camera dei Deputati.
Mentre il suo nome resta in scia ad una lunga coda di polemiche per la posizione all’interno del Governo – con pressioni interne al Centrodestra per chiedere le dimissioni – il titolare della Sanità replica «ho sempre detto la verità al Paese, anche quando era scomoda». I dati sul piano vaccini vedono l’arrivo di 50 milioni di dosi nel secondo semestre, con Pfizer che anticiperà alcuni milioni di dosi che per l’Italia significano circa 7 milioni: «Prudenzialmente il commissario Figliuolo sta lavorando a 45 mln dosi di vaccini in arrivo entro giugno. Questo ci mette nelle condizioni di completare la vaccinazione nelle fasce piu a rischio. Vaccinare i più anziani è giusto e tutte le regioni devono attenersi a queste indicazioni», sottolinea il Ministro. Errori ce ne sono stati eccome in Europa nella fase di negoziazione, ammette Speranza, eppure «fare da soli non sarebbe stato meglio. Comprare i vaccini insieme è stato giusto a livello europeo. Ora stiamo rafforzando la capacità italiana di produrre vaccini a partire da quello di Reithera».
Capitoli finali dell’informativa sui casi di AstraZeneca e Johnson & Johnson: nel primo caso, «AstraZeneca, come tutti gli altri, è efficace e sicuro e salva la vita delle persone, come dimostrano i risultati sul campo in Gb. Ci sono stati ritardi inaccettabili nelle consegne che ci servono. Su 32 milioni di vaccinazioni e 222 segnalazioni di eventi avversi per il vaccino di AstraZeneca – ha spiegato il leader di Leu – ci sono 82 eventi avversi di cui 18 fatali: è un fenomeno molto ridotto che non va sottovalutato, mantenendo alta la vigilanza. Ed i cambi di rotta nelle indicazioni del vaccino fanno parte di questa attenzione». Sul siero J&J invece «l’auspicio è che presto ci possano essere elementi di chiarezza che ci permettano di iniziare ad utilizzare un vaccino che sarà importante per la nostra campagna vaccinale, essendo monodose». Le riaperture ci saranno ma saranno prudenziali, conclude Speranza «L’ultimo monitoraggio dopo 4 settimane di misure severe, segnala che le terapie intensive sono ancora al 41% di occupazione: è un dato che dovrebbe far riflettere chi dice che abbiamo adottato misure troppo severe. Dobbiamo ascoltare il grido d’allarme dei medici che non possono essere lasciati solo in trincea. Dobbiamo essere tempestivi nelle chiusure quando serve e abbiamo il dovere di costruire una road map per l’allentamento delle misure sempre approvate all’unanimità dal Cdm».
L’INFORMATIVA ALLA CAMERA DEL MINISTRO SPERANZA
È cominciata alle ore 12 l’informativa urgente alla Camera del Ministro della Salute Roberto Speranza sul piano dei vaccini anti-Covid aggiornato dopo le ultime vicissitudini, tanto sul fronte AstraZeneca, quanto su Johnson & Johnson. Nelle ore convulse in cui Regioni e Governo si ritrovano a discutere delle riaperture del Paese dopo due mesi di semi-lockdown (solo zone rosse o arancioni), l’imperativo del Ministro della Sanità è quello di ipotizzare un allentamento delle misure solo a fronte del piano vaccinale in piena corsa.
Il piano studiato ricalca quello disegnato l’anno scorso ma aggiornato con il fondamentale criterio della vaccinazione come parametro da considerare per valutare le riaperture. Di questo e di molto altro, sempre riferito alle novità sui vaccini, il Ministro Speranza illustrerà ai deputati con il collegamento da seguire in diretta video streaming sul canale satellitare CameraTv, sui social del Ministero della Salute e sul canale YouTube di Montecitorio.
PIANO VACCINI AGGIORNATO, LE NOVITÀ
Fino ad oggi, sono 17.130.760 le dosi totali di vaccino consegnate alle regioni, secondo il dato del sito ufficiale del Governo: di questi, 14 milioni le somministrazioni totali effettuate (13.927.650) delle quali poco meno di 10 milioni (9.788.805) di prime dosi (16,41% della popolazione) e 4.138.845 persone vaccinate anche con il richiamo (6,94%). La suddivisione nei diversi vaccini vede: 11.814.660 sono le dosi di Pfizer/BioNTech distribuite, 1.320.400 Moderna, 3.995.700 AstraZeneca, mentre di J&J il contatore è ancora sullo zero, in quanto ancora ferme a Pratica di Mare le prime 184mila dosi giunte in Italia nel giorno in cui gli Stati Uniti hanno bloccato il siero per problemi simili al vaccino AstraZeneca (rari casi di trombosi). Di questo tratterà in sostanza il Ministro della Salute Roberto Speranza nella sua informativa urgente: lo stop per tutti i cittadini sotto i 60 anni nel caso del siero anglo-svedese, il probabile stop invece che si appresta ad uscire dalle raccomandazioni Ema-Aifa nei prossimi giorni, qualora dagli Stati Uniti si confermi la sospensione del vaccino J&J per gli under-60. «L’organizzazione c’è, la macchina è stata messa a punto. E con le dosi in arrivo sono sicuro che porteremo a casa gli obiettivi e riusciremo a riaprire il Paese», ha ribadito questa mattina il commissario all’emergenza Figliuolo, a margine della visita al Centro Vaccinale allestito dalla Fondazione Ferrero. Ieri sono giunti altre 670mila dosi di Pfizer in Italia il che garantisce un parziale “respiro” essendo stato bloccata per il momento la commercializzazione del vaccino Johnson & Johnson: dall’Europa infine, i nuovi acquisti di Pfizer e Moderna per il prossimo biennio pone un tema importante su che fine farà il piano vaccini nazionale per questo 2021, con i vaccini a vettore “classico” (Az e J&J) che vengono riservati solo agli over-60, generando non pochi problemi di forniture per quanto riguarda i più giovani in vista dell’estate.