Enrico Giovannini, ministro del lavoro, ha tenuto oggi una audizione alla Camera. Nello specifico, il ministro ha spiegato come non sarà possibile alcuna rivalutazione nel corso del 2014 delle cosiddette maxi pensioni, quelle che producono redditi da pensione oltre sei volte il minimo. Saranno invece rivalutate le pensioni fino a tre volte il minimo, al 90% fra tre e cinque volte il minimo e il 75% fra cinque e sei volte. Le maxi pensioni, nel dettaglio, sono quelle che valgono circa 3mila euro al mese. In totale verranno a essere interessati da questa misura circa 800mila pensionati. Le pensioni invece da 1500 euro lordi al mese e quelle intermedie avranno piena rivalutazione. Tutto questo alla luce di quanto aveva dichiarato la Corte costituzionale che in una sentenza aveva definito tale blocco incostituzionale. Il ministro ha così spiegato la sua scelta: “Le proposte di legge sulla flessibilizzazione dell’età pensionabile avrebbero il prevedibile effetto di aumentare consistentemente il numero di pensioni dal 2014, determinando un onere di diversi miliardi di euro l’anno”. Il governo pensa a soluzioni diverse ad esempio permettere ad alcune categorie di esodati e a chi è rimasto senza lavoro dopo il 31 dicembre 2011 di trovare una soluzione a regime. Tutto questo, ha specificato, non significa andare a toccare la riforma Fornero.