Lopinavir e Ritonavir sono inefficaci nel trattamento del coronavirus. Lo sostiene uno studio esplorativo randomizzato pubblicato su Med, una nuova rivista medica pubblicata da Cell Press, che smentisce anche la presunta efficacia dell’Arbidol (conosciuto anche come Umifenovir) medicinale antivirale impiegato in Russia e in Cina di cui si era fatto un gran parlare anche a queste latitudini. Lo studio in questione esclude però che i due farmaci, usati contro l’HIV-1 e per il trattamento dell’influenza, migliorino l’esito clinico dei pazienti ospedalizzati con casi di malattia lieve-moderati rispetto alle cure di supporto. Linghua Li, autore co-senior dello studio, vice direttore del Centro per le malattie infettive dell’ottavo ospedale popolare di Guangzhou, in Cina, ha dichiarato: “Abbiamo scoperto che né il lopinavir/ritonavir né l’Arbidol possono portare benefici ai risultati clinici dei pazienti e che potrebbero portare alcuni effetti collaterali“.
“LOPINAVIR/RITONAVIR E ARBIDOL INEFFICACI CONTRO IL CORONAVIRUS”
Linghua Li ha continuato: “Sebbene la dimensione del campione sia piccola, crediamo che possa ancora fornire suggerimenti significativi per una corretta applicazione di LPV/r o Arbidol per COVID-19“. Lo studio ha valutato 86 pazienti con COVID-19 lieve-moderata, con 34 assegnati a caso a ricevere la LPV/r, 35 all’Arbidol e 17 senza farmaci antivirali come controllo. Tutti e tre i gruppi hanno mostrato risultati simili a 7 e 14 giorni, senza differenze tra i gruppi per quanto riguarda i tassi di riduzione della febbre, l’alleviamento della tosse o il miglioramento della TAC toracica. I pazienti di entrambi i gruppi di farmaci hanno sperimentato eventi avversi come diarrea, nausea e perdita di appetito durante il periodo di follow-up, mentre nel gruppo di controllo non si è verificato alcun evento avverso apparente. Li per questo ha concluso: “I nostri risultati suggeriscono che dobbiamo considerare con cautela prima di usare questi farmaci. (…) Il pubblico in generale, tuttavia, non dovrebbe farsi prendere dal panico solo perché attualmente non esiste un farmaco antivirale specifico. La quarantena e una buona protezione della salute personale potrebbero aiutarci a prevenire l’infezione da COVID-19, e anche in caso di infezione, l’attuale trattamento completo può ancora permettere alla stragrande maggioranza dei pazienti di tornare in salute“.