Mal racconta il suo passato
Durante la diretta di oggi di Italia Sì! in onda su Rai 1 è stato invitato Mal, il famoso cantante e attore britannico, naturalizzato italiano che, ai microfoni di Marco Liorni ha ripercorso alcuni passaggi del suo passato. Sua madre l’ha “accolto” in trasmissione sotto forma di cartonato ad altezza naturale. “Mi ha dato tutto il suo amore e l’appoggio“, racconta, “sono nato nel 1944”, dice scherzosamente un po’ sottovoce. “Era la fine della guerra, anzi la guerra andò avanti ancora un anno. Eravamo molto molto poveri, il mondo era distrutto e dovevamo lavorare tutti. Mio padre”, racconta, invece, “non lo vedevo quasi mai, era sempre a lavorare per mantenere la famiglia, stava ricostruendo tutto quello che era stato distrutto, e mia madre mi faceva un po’ da mamma e da un po’ da papà. Qualsiasi cosa mi capitasse, qualsiasi guaio a scuola, era sempre mia madre che mi tirava fuori”.
“Mio padre era un muratore”, continua a raccontare del suo passato Mal ad ItaliaSì!, “sapeva fare tutto tranne l’elettricista e allora pensò di voler mettere su un’azienda con suo figlio. Allora io dovetti studiare l’unica cose che non sapeva fare, ovvero l’elettricista. Mi mandò a fare l’apprendista, ma è durato ben poco fino a quando sono stato licenziato perché una mattina non mi svegliai per andare al lavoro, durai circa un anno. Durò poco perché in quel periodo conobbi degli amici e mettemmo su una band, si chiamava I Meteoriti e abbiamo avuto un po’ di successo”, racconta Mal, “avevamo molti inviti per suonare, ai matrimoni, alle feste di paese. Mamma mi sosteneva, quando mi hanno licenziato non avevo più guadagno e mi sostenne anche economicamente. Per fare l’elettricista dovevo anche andare a scuola la sera, e questo non mi andava bene, preferivo cantare e mia mamma era l’unica che mi ha sostenuto”.
Mal: “In Italia sembravamo degli ufo, con i capelli lunghi”
Mal, sulla via dei ricordi innescata dalla trasmissione ItaliaSì! su Rai 1 con Marco Liorni, ha poi parlato di Alberigo Crocetta, l’uomo che fisicamente lo portò in Italia da Londa. “Era uno dei proprietari del mitico Piper club“, racconta, “negli anni 60 non c’era il computer e non si sapeva quello che succedeva dall’altra parte dell’oceano. Lui con il Piper fece vedere all’Italia cosa significava fare musica inglese. Lui in quegli anni andava a Londra e insieme a Giovanni Boncompagni a cercare talenti per portarli in Italia. Lavoravo in un night a Soho, mi vide, si avvicino e mi propose un contratto per venire in Italia, accettai ed eccomi qua, era il 1966. Abbiamo avuto un grande successo in Italia, noi avevamo i capelli lunghi e sembravamo, non so, gli ufo di un altro mondo, ed erano tutti molto curiosi di vederci e sentirci”.
Dopo i primi successi, come spesso accade in Italia, si inizia a pensare anche al festival di Sanremo, e così fece Mal. “A Sanremo io ho partecipato 4 volte”, ricorda ad ItaliaSì!, “la prima volta cantai Tu sei bella come sei, sono arrivato sesto o settimo. La seconda volta, invece, sono andato con Luciano Tajoli ma dovevo andare con Patty Pravo”. Infatti, ricorda, “il discografico disse di no perché dovevano far si che andassimo il più avanti possibile tutti e due e allora mi dissero di cantare con Tajoli, non lo conoscevo ma mi dissero che con lui avrei anche potuto vincere. Luciano quando canta è claudicante, è un po’ zoppo, e mi dissero che quando canta porta una sedia sul palco per appoggiarsi, ad un certo punto fa scivolare la sedie in un momento clou della canzone e il pubblico si preoccupa. Pensai allora che avremmo sicuramente vinto perché il pubblico ci avrebbe premiato, ma quella fu l’unica volta che non fece scivolare la sedia”, racconta ridendo.
Mal e la compagna, Renata Couling
Durante il suo lungo racconto ai microfoni di ItaliaSì!, Mal non poteva che parlare anche della sua compagna, Renata Couling, conosciuta dopo il successo innescato dalla colonna sonora di Furia. Sull’esperienza legata a Furia, però, ricorda che in quel periodo era pronto per partecipare a Sanremo. “Mancavano un paio di mesi e nel frattempo la mia casa discografica ebbe l’opportunità di prendere la sigla del film di Furia, che nessuno pensava sarebbe piaciuto. Nei primi 30 giorni ho fatto un milione di vendite, ho dovuto seguire la canzone e abbandonare Sanremo quell’anno”, racconta.
E proprio alla compagna di Mal, Renata, è legata una storia che riguarda la canzone di Furia. “Ci siamo conosciuti quando stavo cantando in un night a Treviso, con i riflettori in faccia non vedevo il pubblico”, racconta, “ad un certo punto sento qualcuno che mi chiede di cantare Furia, non volevo farla, non ne potevo più, ma lei continuava ed io non capivo chi fosse. Ad un certo punto, alla millesima richiesta ho detto ‘Vabbè, facciamola, ma tu viene sul palco e la fai con me‘, lei salì, la vidi e pensai ‘mamma mia, cos’è questa persona?!'”, e lì scoppiò il loro amore, che dura da 33 anni, nonostante i 23 anni di differenza tra i due, e che avrebbe dato alla luce anche due figli.