Si chiama Maria Vorontsova ed è la figlia maggiore di Putin la quale si è prestata a testare in prima persona il primo vaccino contro il Coronavirus sviluppato dall’istituto Gamaleya di Mosca ed annunciato nelle passate ore proprio dal presidente russo. In un incontro con i membri del governo, ieri Vladimir Putin ha rilasciato importanti dichiarazioni sul possibile vaccino che potrebbe combattere il Covid: “Stamattina è stato registrato il vaccino contro il coronavirus per la prima volta al mondo”, ha annunciato entusiasta. A suo dire, come riferisce Il Giornale nell’edizione online, il vaccino funzionerebbe in maniera abbastanza efficace garantendo una “immunità stabile” dopo aver superato tutti i necessari controlli. Ed a supporto della tesi di Putin il fatto che ad essere stata sottoposta all’antidoto contro il Covid è stata anche una delle sue figlie, che ha partecipato in prima persona alla sperimentazione con risultati molto importanti. “Dopo la prima vaccinazione aveva la temperatura di 38 gradi, il giorno dopo scesa a 37”, ha dichiarato. Ma c’è già chi accusa Putin di aver usato la figlia come una ‘cavia’.
MARIA VORONTSOVA, FIGLIA MAGGIORE DI PUTIN USATA COME ‘CAVIA’: CHI È
Ma chi è Maria Vorontsova, la figlia maggiore di Putin e che si è sottoposta al vaccino contro il Coronavirus? A fornirci maggiori dettagli è l’Huffingtonpost sebbene la sua vita così come quella delle sue sorelle sia molto riservata. Il suo nome tuttavia è riemerso con una certa insistenza nella giornata di ieri quando papà Putin ha annunciato che era stato registrato il primo vaccino al mondo contro il Covid. Lo stesso di cui, a quanto pare, sarebbe stata somministrata una dosa anche alla figlia. Il suo nome di battesimo è Maria e, secondo quanto riferito dai media internazionali, avrebbe poi cambiato il cognome in Vorontsova dopo che il padre è salito al potere. Ha 33 anni ed è la figlia maggiore del presidente russo. Di professione medico, ha sposato un olandese e lavora come endocrinologo. Attualmente starebbe partecipando ad un progetto per la nascita di un grande ospedale che ospiterebbe 20mila pazienti nei pressi di San Pietroburgo e che, secondo quanto riferisce la Bbc dovrebbe essere aperto nel prossimo anno. Adesso il suo nome torna alla ribalta in quanto legato ad una storia che fa non poco discutere in tutto il mondo provocando dubbi sull’efficacia e la sicurezza del vaccino russo.