Marie Trintignant fu picchiata a morte dal compagno Bertrand Cantat in una notte di 16 anni fa. Soccorsa solo al mattino, entrò in coma e morì nonostante due operazioni alla testa. Oggi andrà in onda per la prima volta il video della deposizione del cantante dei Noir Desir davanti ai giudici lituani. Lo trasmetterà la rete M6 in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Ma nel programma non troverà spazio solo il racconto dei colpi inflitti dall’artista all’attrice, bensì pure le incredibili affermazioni di suo fratello che sembra difendere Bertrand Cantat accusando invece la vittima, Marie Trintignant. «Nel mondo dello spettacolo aveva la reputazione di essere una persona squilibrata, fragile e addirittura violenta». Ecco, l’ennesimo caso in cui la donna viene additata di essersela andata a cercare. Le immagini comunque possono essere trasmesse perché girate in Lituania. Lo ha spiegato l’avvocato della rete tv Richard Malka, esperto di diritto della stampa. Il video sarebbe proibito se fosse stato girato in un commissariato francese, ma non è questo il caso.
MARIE TRINTIGNANT, BERTRAND CANTAT “ECCO COME L’HO UCCISA”
Quel video fu girato dalle autorità lituane affinché non ci fossero contestazioni sulle dichiarazioni rilasciate da Bertrand Cantat e la loro traduzione. Il cantante dei Noir Desir ha esordito parlando prima di un’aggressione ai suoi danni da parte di Marie Trintignant. «Marie è diventata molto aggressiva, isterica, mi ha dato un pugno in faccia e poi mi ha preso il collo. Avevo segni ovunque». E ha giurato che fino a quel momento non l’aveva mai picchiata. Poi trova spazio il racconto di quei momenti drammatici. «Sono entrato in una collera nera e da quel momento le ho dato dei colpi. E non piccoli. Non posso mentire. Dei colpi forti così (mima il gesto), 4, 5 o 6, fortissimi, usando il dritto e il rovescio delle mani, e avevo degli anelli». Bertrand Cantat ha raccontato poi di aver lanciato Marie Trintignant sul divano, ma poi è finita a terra, battendo la testa. Dall’autopsia sul corpo dell’attrice 41enne merse che Marie Trintignant aveva subito una ventina di colpi. «Molti lividi sul viso dei quali tre enormi sul lato sinistro, distruzione delle ossa del naso dovuta a un pugno o a una testata, ferita sull’arcata sopracciliare dovuta agli anelli».
MARIE TRINTIGNANT, VIDEO CHOC E POLEMICHE
Fatale fu il ritardo nei soccorsi. Il fratello della vittima Vincent Trintignant arrivò nella stanza alle 4.30. Propose di chiamare i soccorsi, «ma Bertrand Cantat diceva che bisognava lasciarla dormire, che sarebbe passato tutto con un’aspirina al suo risveglio. Sembrava sincero e non ero troppo preoccupato perché non c’erano tracce di sangue». Nel frattempo però si è sviluppato un edema cerebrale che portò alla morte l’attrice. Il cantante dei Noir Desir fu condannato a 8 anni di carcere, ma dal 2007 ha cominciato a godere di permessi di semilibertà. Dal 29 luglio 2010 è tornato un uomo libero. Ha anche provato a tornare sulle scene, ma i concerti sono stati condizionati da proteste, polemiche e boicottaggi. Non sono mancate le prese di posizione del padre della vittima, Jean-Louis Trintignant. Le frasi del fratello Xavier e della sorella Ann però stanno facendo scalpore. «Consumava di continuo alcol e cannabis, ogni giorno. Nel mondo del cinema dicevano che era buona per fare la festa». Ma così si indaga solo la memoria di Marie Trintignant: non meritava certo di essere uccisa per questo.