Roberto Maroni è stato tra i primi – e tra i pochi – a parlare di una possibile alleanza tra Salvini e Renzi in futuro e oggi l’ex segretario federale della Lega ribadisce il concetto. Anzi, rilancia: a suo avviso, «diciamo che è più una suggestione». Intervistato da Libero, l’ex ministro dell’Interno ha spiegato: «Poniamo però che nel 2023 Salvini abbia il 35% e Renzi il 16/17%, potrebbe nascere una grosse koalition alla tedesca. Del resto anche quella della Merkel era del tutto inaspettata…». Dopo il duello in tv a Porta a Porta, ipotizzare un asse tra i due Matteo è abbastanza difficile, ma non è possibile escludere che in futuro le cose cambino. Anche perchè lo stesso Massimo Garavaglia, leghista molto vicino a Salvini, ha commentato a Radio 24: «Voti di Italia Viva a un ipotetico governo di centrodestra? Se proprio manca qualche voto, ci si parla», sottolineando che però Renzi non è il massimo dell’affidabilità…



MARONI, L’ALLEANZA SALVINI-RENZI MA NON SOLO

Roberto Maroni si è poi soffermato sulla manifestazione a Roma del Centrodestra: «Come quella del 2006? No. Nel 2006 c’ era una squadra che aveva un programma e che si preparava a vincere le elezioni due anni dopo. Sabato a Roma non ho visto lo stesso spirito. Anche perché, giustamente, Salvini punta al partito egemone, come prima di lui avevano provato a fare prima Bossi e poi Berlusconi». E a proposito del partito egemone: «Porterà mica male ‘sta storia del partito egemone? (ride) Ma no, anzi, a differenza del passato Salvini ha tutte le carte in mano per riuscirci. Nel 2006 c’ erano tre leader (Bossi, Berlusconi e Fini) che erano all’apice e che avevano una battaglia comune, che sabato non ho visto. E proprio per questo Salvini può prendersi in mano tutto il centrodestra».

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