Il premier Giuseppe Conte si interroga sulle intenzioni di Matteo Renzi. Dopo aver chiesto ai dirigenti del Pd cosa intende fare l’ex segretario dem, ha deciso di cercarlo. Lo riporta il Corriere della Sera, secondo cui Renzi rappresenta per Conte la variabile indipendente della maggioranza e un’incognita che potrebbe avere un peso sulle sorti del suo governo. La tesi che Renzi non abbia margini politici di manovra non gli basta, così come non lo rassicura il basso indice di gradimento dell’ex premier. Renzi dunque è preoccupato. Per capire le sue intenzioni ha deciso di cercarlo. Un po’ come fatto in passato dall’ex vicepremier Matteo Salvini. Un ex ministro del Carroccio ha rivelato che il leader della Lega «si sentiva spesso con Renzi, anche mentre eravamo al governo». Pare che i due avessero un patto: dividersi le spoglie del Movimento 5 Stelle. Ma la legislatura doveva continuare. Quando è stata aperta la crisi di governo, dunque, quel patto si è sciolto. (agg. di Silvana Palazzo)



MATTEO RENZI FUORI DAL PD: ENTRA LEU

Matteo Renzi sta preparando un suo gruppo alla Camera con una trentina di deputati. Lo rivela Il Messaggero, spiegando che il progetto potrebbe essere presentato a ottobre in occasione della Leopolda. Nella lista c’è il nome di Maria Elena Boschi, ma tra i deputati scelti ci sarebbero anche Roberto Giachetti, Michele Anzaldi, Alessia Morani, Anna Ascani, Luciano Nobili, Carmelo Miceli, Gianmario Fragomeli, Marco Di Maio, Cosimo Ferri, Luigi Marattin, Andrea Romano e Umberto Buratti. Non farebbero parte di questa lista Luca Lotti e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Lo scopo di questo gruppo, secondo Renzi, è rafforzare il nuovo governo. Secondo l’ex premier servirà a spingere sull’acceleratore delle riforme, sarà una opzione in grado di aiutare la sinistra. I fautori di questa operazione sostengono che il premier Giuseppe Conte avrebbe capito che questo progetto lo rafforzerebbe, in quanto potrebbe contare su una sinistra più forte. I renziani dunque darebbero sostanza all’esecutivo.



RENZI, NUOVO GRUPPO PER “AIUTARE” ZINGARETTI E CONTE

Un’operazione di questo tipo non è realizzabile in Senato, perché le regole di Palazzo Madama impediscono la formazione di nuovi gruppi che non siano stati già presentati alle elezioni. E quindi Matteo Renzi qui uscirà dal gruppo del Partito democratico per andare in quello Misto insieme ad altri cinque o sei senatori. Secondo indiscrezioni, riportate sempre da Il Messaggero, potrebbero essere Davide Faraone, Ernesto Magorno, Dario Stefáno, Simona Malpezzi e Caterina Bini, invece Andrea Marcucci resterà capogruppo dem. L’uscita dei renzisti dal Pd, secondo quanto circola tra chi sta curando questo progetto, favorirebbe l’ingresso di Leu nel Pd. Ma resta da capire la reazione del Movimento 5 Stelle di fronte a questo nuovo possibile scenario. Una cosa sembra certa, secondo quanto riportato da Open: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ne uscirebbe rafforzato, almeno nel breve periodo. E così Nicola Zingaretti.

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