Da Dante a Chesterton, dalla musica sacra ai Chieftains. E ancora il regista Zanussi, il film Uomini di Dio di Xavier Beauvois, la musica leggera degli Zero Assoluto e di Niccolò Fabi, fino alla serata finale con La penultima cena di Paolo Cevoli, all’insegna della risata intelligente. Si alza il sipario al Meeting di Rimini, per un programma di spettacoli a 360 gradi, che valorizza la canzone popolare, recupera opere letterarie dimenticate, spinge la sua attenzione anche sulla musica pop alla ricerca degli aspetti più interessanti, al di là della logica commerciale.
Stasera lo spettacolo inizia con una vera e propria festa di popolo: il centro di Rimini, piazza Cavour, risuonerà dei canti popolari della tradizione italiana, da Napoli al Friuli, i salmi, tutti accompagnati dagli strumenti tradizionali, per riscoprire nel canto e nella musica i 150 anni dell’Unità d’Italia. Sarà Ambrogio Sparagna, musicista ed etnomusicologo di grande fama, a tenere le fila del grande spettacolo, una festa popolare per riscoprire la bellezza dell’incontro tra uomini, provenienti da ogni angolo dello Stivale e dell’unità tra di loro. L’artista sarà accompagnato da un’orchestra di organetti e mandolini, pive e ciaramelle, ghironde e tamburelli, e dal poeta Davide Rondoni nella scelta e nella declamazione di grandi versi della poesia italiana.
Alla festa di popolo seguiranno, per i sette giorni del Meeting, ventisei appuntamenti di musica classica e leggera, teatro, cinema e danza.
Lunedì 22 appuntamento da non perdere con la grande letteratura internazionale: protagonista sarà lo scrittore Gilbert Keith Chesterton, di cui verrà rispolverato un testo poco noto, La Ballata del cavallo bianco, del 1911, ispirato dalla leggenda del re Alfred, che nella Valle del Cavallo Bianco sconfisse i barbari invasori nel nono secolo. A Narrare la Ballata l’attore genovese Massimo Popolizio, nelle vesti del re stesso, emblema dell’uomo in lotta, spaventato dalla imminente distruzione, ma che non può celare la grandezza del proprio desiderio.
Sempre lunedì, per i grandi concerti di musica classica, sarà ospite del Meeting il giovane coreano Kim Dong Kyu, pianista trapiantato in Germania, che ha appena vinto il concorso pianistico internazionale di San Marino. Il pianista è considerato tra i migliori interpreti contemporanei di Schumann, Liszt e Stravinskij.
La serata si conclude all’insegna della musica pop con gli Zero Assoluto (Thomas De Gasperi e Matteo Maffucci) che riproporranno i loro successi: Svegliarsi la mattina, Cos’è normale, Appena prima di partire.
Martedì sarà il giorno della lirica, nella serata dal titolo “Che più cercando io vo?” (tratto da L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti) con l’orchestra del Teatro Regio di Parma, che eseguirà le più belle e famose arie dell’opera italiana: da Verdi a Donizetti, da Rossini a Mascagni.
Ancora, approda al Meeting di Rimini il tango argentino, con la sua carica di emozioni e vitalità: sul palco salirà l’autrice e ballerina bolognese Carlotta Santandrea, in un mix di canzoni hispaniche e ritmi latino-americani.
Sempre martedì, appuntamento con un gigante della letteratura italiana del Novecento: Andrea Soffiantini e Paola Scaglione proporranno Scolpire le parole, omaggio teatrale a Eugenio Corti, scrittore lombardo autore de Il cavallo rosso. Nello spettacolo l’opera letteraria si intreccia ai fatti storici del Novecento nel nostro Paese, alla cultura, il popolo, le tradizioni.
Mercoledì i grandi protagonisti dello spettacolo al Meeting saranno gli irlandesi Chieftains, gruppo di grande fama internazionale guidato da Paddy Moloney, che unisce alle sonorità e strumenti della tradizione irlandese le grandi collaborazioni con la musica di livello internazionale, come la band degli U2. La partecipazione dei Chieftains al Meeting avverrà però con un format particolare: sul palco con loro, infatti, ci sarà una compagnia di ballerini irlandesi, che completeranno la possibilità per gli spettatori di immergersi completamente nei suoni e nei ritmi tradizionali della terra di San Patrizio.
I grandi spettacoli di livello internazionale continuano, sempre mercoledì, con l’opera Job o la tortura da parte degli amici, testo dello scrittore e filosofo francese Fabrice Hadjadj, che verrà portato in scena da Andrea Maria Carabelli, con Carabelli stesso, Roberto Trifirò, e la cantante lirica Dina Perekodko. L’opera rivede in chiave moderna il personaggio biblico di Giobbe.
In serata è la volta del Galà di premiazione del Meeting Rimini Film Festival, che ha visto la partecipazione di giovani talenti cinematografici. L’evento, in gemellaggio con il festival Encuentro di Madrid, sarà presieduto nella sua quarta edizione da un grande regista di livello internazionale, Krzysztof Zanussi (tra i suoi film si annoverano Illuminazione, La spirale, Da un paese lontano, Paradigma e Persona non grata). Il Film Festival ha raccolto oltre cento cortometraggi da autori di sessanta nazioni. Gli appuntamenti con il grande cinema al Meeting prevedono inoltre la proiezione della pellicola Welcome di Philippe Lionert (22 agosto) e di Uomini di Dio di Xavier Beauvois (23 agosto).
Giovedì sarà protagonista della serata Nicolò Fabi, noto cantautore italiano, ammirato non solo per le sue doti musicali, ma anche per la sua sensibilità e intelligenza. Tra i suoi dischi degni di nota, Il giardiniere e Novo Mesto; il cantautore romano approda per la prima volta al Meeting di Rimini, portando con sé l’amore per la musica profonda e accurata, nelle ricerche sonore e nella poetica dei testi.
Tra gli altri nomi della musica leggera che animeranno il palco del Meeting i riccionesi Controtempo (22 agosto), la Piedmont Brothers Band (che porterà il loro ultimo lavoro Lights of your party il 23 agosto), Cesare Aresi (il suo ultimo lavoro è Le cose della vita; 24 agosto). Non mancherà quest’anno il cantautore italo-newyorkese, Riro Maniscalco, che presenterà i blues del recente Sketches of You (25 agosto).
Chiusura in grande per l’edizione 2011 del Meeting di Rimini, con uno spettacolo che unisce alla risata le grandi questioni della vita: va infatti in scena La penultima cena, spettacolo teatrale del volto noto di Zelig, Paolo Cevoli. La commedia messa in scena dal comico di Riccione vuole essere una controstoria della “più importante cena della storia dell’umanità”. Nei panni del ristoratore romano Publius Simplicius Marone, Paolo Cevoli si troverà ad avere a che fare con un Uomo speciale che cambierà la propria vita…