Dopo il successo della giornata di martedì, anche ieri le Conversazioni imprenditoriali hanno riscosso un successo oltre le più rosse aspettative: oltre 200 persone hanno avuto l’opportunità di sentire dal vivo le esperienze di Paolo Ninatti (Industria Legnami Tirano), Giovanni Pastorino (Deltacalor) ed Emanuele Orsini (Sistem Costruzioni) sul tema “Tutelare il saper fare italiano per rilanciare il Paese”. “Il saper fare lo tocco con mano tutti i giorni osservando il lavoro dei miei colleghi da cui ho sempre qualcosa da imparare – spiega Ninatti – Purtroppo, però, troppo spesso questa nostra attitudine è rallentata dall’eccessiva burocrazia. Dobbiamo assolutamente liberarci dai lacci che ci impediscono di crescere”. Indispensabile per l’imprenditore valtellinese anche l’attenzione verso i collaboratori. “Per far crescere un’azienda è però indispensabile avere rispetto per i collaboratori. Io, ad esempio, mi sento più un amministratore di condominio che un proprietario, sono il primo servitore dell’azienda. Solo in questo modo si potrà tutelare l’esperienza delle persone che lavorano per me”. “Per salvaguardare il nostro saper fare in un mercato apparentemente maturo come quello attuale – ha aggiunto Pastorino – ci concentriamo sulla creatività, che sin dall’inizio è stata al centro della mia attività, e sulla velocità. Questi due elementi ci permettono di vincere le sfide del mercato, anche quelle internazionali”.



Al termine dell’incontro Emanuele Orsini ha spiegato alla platea lo stato di avanzamento dei lavori della complesso scolastico Sacro Cuore di Finale Emilia distrutto dal terremoto del maggio scorso. La scuola, che sarà interamente realizzata in legno grazie al contributo di una decina di aziende associate a FederlegnoArredo, ospiterà 240 bambini in due sezioni di nido e sei sezioni di scuola materna. La giornata di FederlegnoArredo è poi proseguita con l’incontro del pomeriggio intitolato “Per crescere occorre cambiare. La scossa viene dai giovani” dove hanno preso la parola Claudio Giust e Chiara Benincà (La Edilegno) e Fausto Iaccheri (Nolpal) su un tema di grande attualità. 



“Nella nostra azienda l’età media è di 39 anni – ha spiegato Giust – e questo per noi rappresenta un fattore di successo”. Ma i giovani si devono anche darsi da fare, come è stato sottolineato da Chiara Benincà: “Il consiglio che mi sento di dare ai giovani è “pensare” un po’ meno a quali potrebbero essere le strade professionali da intraprendere e “fare” di più”. Quello che manca oggi in Italia “è un aiuto concreto ai giovani” ha dichiarato Fausto Iaccheri secondo cui “Senza interventi concreti perderemo per strada una generazione di talenti”.

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