Da tempo i media locali e nazionali lamentano l’eccessiva pericolosità della vita a Milano, sempre più presa d’assalto da stupratori, violenti e ladri. Un tema piuttosto complicato e che ha portato anche ad un aumento degli arresti nel corso dell’ultimo anno, andato però di pari passo anche con un aumento dei reati. Solo negli ultimi giorni, per esempio, si sono registrati ben tre casi di abusi sessuali, ai danni di una clochard, di una studentessa e di una turista francese.



Sulla questione dei reati e della violenza a Milano, inoltre, appare anche particolarmente esaustivo il rapporto sull’indice di criminalità redatto dal Sole 24 Ore nell’ottobre scorso (l’ultimo disponibile). In quell’occasione furono rilevate ben 193.749 denunce, il numero più alto in tutta Italia, per reati che vanno dalle aggressioni, alle rapine, passando anche per i tentati omicidi. In particolare, rivela l’indagine del Sole 24 Ore, nella sola Milano lo scorso anno ci sono stati 416 stupri (senza contare quelli non denunciati), mentre sul totale dei crimini il 73% è stato commesso da stranieri (che sale al 95% considerando solo i furti senza violenze).



Milano violenta: le critiche di Fontana e la corsa ai ripari di Sala

Insomma, la vita a Milano sembra farsi sempre più complessa con un preoccupante aumento dei reati e delle violenze. Sul tema da tempo il sindaco Giuseppe Sala sembra fare orecchie da mercante, evitando i confronti diretti (lanciati anche da alcuni influencer e politici, oltre che dai cittadini) e barricandosi dietro all’assunzione di più agenti di polizia. Dei 230 in più promessi lo scorso settembre, però, ne sono stati assunti appena 78, rimandando di volta in volta la scadenza.

Commentando la situazione drammatica di Milano, il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha detto che “occorre smetterla di fare finta che non succeda niente. Ci dicono che come centrodestra facciamo speculazione politica. Forse vediamo un po’ più lontano di quelli che fanno finta di non vedere la realtà“. Immediata la risposta di Giuseppe Sala, che è subito corso ai ripari sostenendo che “non penso che si riferisse a me, io ho tutto meno che nascondere la polvere sotto al tappeto”. Secondo il sindaco di Milano, inoltre, “È abbastanza evidente che servono più persone, e quindi aspetto il ministro Piantedosi solo per questo, per capire in definitiva quante persone arriveranno e quando arriveranno”.