Il Friuli Venezia Giulia presenta il meglio delle sue eccellenze artigianali attraverso il brand “Tipicamente friulano”, che significa sentimento di appartenenza, stile delle aziende che operano sul territorio, identificazione di un popolo che condivide le tradizioni, la passione per le cose fatte bene e il buon gusto. La collettiva organizzata da ERSA (Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale) ha organizzato un’area al padiglione 3, (stand P68) di AF-Artigiano in Fiera, sino al 9 dicembre al polo fieristico di Rho-Pero per accogliere tutti i visitatori fra amore per la tradizione e modernità: vini, prosciutti tipici o biodinamici, artigiani e aree interattive accoglieranno il visitatore per l’intera durata della fiera. Per IlSussidiario.net abbiamo contattato Emanuele Bianco della Collettiva Ersa.



Quali sono i prodotti tipici, Doc e Igp che possiamo trovare nei vostri stand?

Il prosciutto di San Daniele, il Consorzio Montasio, il Consorzio Figo Moro di Caneva, l’Associazione Allevatori Trota Friulana, la Birra e il Prosciutto di Sauris che è il comune più alto d’Italia, un borgo da cartolina dove vengono preparate queste due ottime specialità che non molti conoscono. Presenti anche l’APROBIO (Associazione Produttori Biologici e Biodinamici FVG) e APROLACA (Società Cooperativa Consortile Agricola). Non potevano mancare i dolci e i prodotti tipici della zona Nord Est della Regione che confina con la Slovenia. Le specialità dell’ANAPRI, Associazione Nazionale Allevatori bovini di razza Pezzata Rossa Italiana che valorizza una razza bovina originaria del Friuli Venezia Giulia che venderà carne, ma presenta anche un gelataio che produce con il latte fresco, soffice gelato per tutta la durata della manifestazione. Insomma, tutte le specialità enogastronimiche comprese nel Cibario, l’atlante prodotto da Ersa con tutta la lista dei prodotti tipici della Regione Friuli Venezia Giulia, riconosciuti con i marchi ministeriali Doc e Igp.



Ci sarà anche un’enoteca curata dall’Associazione Sommelier FVG. Quali vini tipici è possibile assaggiare e acquistare?

L’enoteca annovera tutti i vini della Regione: si va dai dolci ai secchi, in particolare il Ramandolo, il Piccolit e il Verduzzo o l’immancabile Friulano, bandiera rappresentativa dei nostri vitigni. Consiglio di assaggiare il Terrano vino secco, ottenuto dai vitigni del Refosco. Caratteristica della zona di produzione del Terrano è la terra rossa della zona carsica che, unita al clima mite ed al sole, dà al vino un gusto ed un’ aroma inconfondibili con una gradazione alcolica piuttosto modesta. Buonissima è anche la Ribolla Gialla “sfumatizzata”, chicca che facciamo assaggiare e vendiamo in fiera ed è un prodotto esteticamente simile ad un prosecco ma, qualitativamente, è tutto su un altro pianeta e ha un gusto che rimane piacevolmente in bocca.



Il ristorante l’anno scorso ha fatto numeri da record. Qual è il vostro segreto?

Perchè vengono valorizzati tutte le specialità e i prodotti venduti all’interno dello stand. Vengono preparati i piatti tipici della tradizione friulana: frico morbido di patate, blecs alla San Daniele, musetto e brovada, gubana.

 

Quali le novità di quest’anno?

 

Una saletta degustazione, una sorta di “laboratorio del gusto” dove un cuoco d’eccezione preparerà ricette in un vero e proprio show cooking per sei volte al giorno, dei quali due saranno degustazioni di vini friulani abbinati a prodotti tipici del territorio. Un aperitivo servito prima di pranzo e prima di cena.

 

Chi è questo cuoco e come è possibile prenotarsi?

 

E’ lo chef di Tolmezzo Daniele Cortiula, semifinalista a “La prova del cuoco”, la trasmissione di Rai Uno condotta da Antonella Clerici che preparerà piatti semplici ma gustosi e scenografici da portare in tavola. La prenotazione può essere fatta presso il nostro stand ed è completamente gratuita. Ci sono anche novità che riguardano i mestieri di un tempo.

 

Cioè?

 

C’è un animazione continua con gli affilatori di coltelli del Distretto di Maniago che ci mostreranno l’antica arte di affilare i coltelli, i ciabattini che confezioneranno le pantofole tipiche carniche con la lana infeltrita, i maestri mosaicisti di Spilimbergo che spiegano come vengono realizzate le loro preziose opere. Gli impagliatori delle sedie del Distretto della Sedia di Manzano con una mostra permanente che comprende anche la miniatura del Trono Papale di San Pietro. Non molti sanno, infatti, che è stato il nostro distretto a costruire la famosa seduta del Pontefice.   

 

(Federica Ghizzardi)

Leggi anche

ARTIGIANO IN FIERA/ Covassi (Cattolica): una "vetrina" per le imprese che possono sfidare il mondoARTIGIANO IN FIERA/ La sedia che diventa portariviste: i mobili "double face" nati con la crisiARTIGIANO IN FIERA/ Quel flacone di detersivo trasformato in complemento d'arredo