La gara che ti aspetti da uno che di nome fa Valentino Rossi. Primo nelle libere del venerdì, in difficoltà sabato nelle qualifiche, con un quarto tempo agguantato con i denti, di nuovo davanti a tutti nel warm-up. Quando si accende il semaforo verde della gara, scatta bene Pedrosa, che prende il comando delle operazioni seguito da Stoner. Lorenzo, che partiva dalla pole e che i pronostici davano come favorito insegue e tiene alle sue spalle Valentino, quarto davanti a Randy De Puniet.
I due di testa hanno l’intenzione di andarsene e allora l’italiano della Yamaha si sbarazza subito di un Lorenzo che sembra non essere performante come nelle qualifiche. Valentino si getta alla caccia di Stoner, lo passa in staccata ma l’australiano fa vedere le sue doti e quelle della sua Ducati e ripassa la Yamaha di Rossi alla staccata in fondo al rettilineo.
Al giro successivo l’italiano ci ritenta, si riporta in seconda posizione e stavolta rintuzza l’attacco di Stoner e si mette alla caccia di Pedrosa da cui lo separano 1 secondo e due. Lo spagnolo mantiene il distacco invariato per diverse tornate, ma Vale non molla e quando mancano undici giri al termine il pesarese è ormai incollato ai tubi di scarico della Honda di Pedrosa. Sorpasso in staccata e via verso il traguardo.
Lo spagnolo cerca di tenere il ritmo della Yamaha di Valentino, ma un lungo in staccata lo convincono che un secondo posto non è poi così male.
Nelle retrovie, intanto, Lorenzo recupera su Stoner ma a pochi giri dal termine, il pilota maiorchino forza troppo e scivola, gettando al vento punti preziosi. Alle spalle di Stoner, primo podio qui a Jerez, si piazza Randy De Puniet, seguito da un ottimo Melandri che lotta fino alla fine con Capirossi ed Edward, sesto e settimo nell’ordine. Ottavo Dovizioso, autore nelle prime tornate di un’escursione nella sabbia che lo costringe ad inseguire dalla sedicesima posizione. Chiudono la top ten Tony Elias con la Honda del team Gresini e Chris Vermulen con l’altra Suzuki.
Chiudono la classifica le due Ducati di Hayden e Canepa. Fuori per noie tecniche Mikka Kallio con la Ducati del team Pramac.
La gara
1 Valentino Rossi (ITA Fiat Yamaha) 45’18”557
2 Dani Pedrosa (SPA Honda Repsol) a 2”700
3 Casey Stoner (AUS Ducati Marlboro) 10”507
4 Randy De Puniet (FRA Honda LCR) a 31”893
5 Marco Melandri (ITA Kawasaki Hayate) a 33”128
6 Loris Capirossi(ITA Rizla Suzuki) a 34”128
7 Colin Edwards (USA Yamaha Tech 3) a 34”421
8 Andrea Dovizioso (ITA Honda Repsol) a 34”625
9 Toni Elias (SPA Honda Gresini San Carlo) a 42”689
10 Chris Vermulen (AUS Rizla Suzuki) a 45”183
11 Sete Gibernau (SPA Ducati Hernando) 48”192
12 Yuki Takaashi (JPN Honda Scot) a 51”875
13 James Toseland (GBR Yamaha Tech 3) a 53”683
14 Alex De Angelis (RSM Honda Gresini San Carlo) a 53”941
15 Nicky Hayden (USA Ducati Marlboro) a 1’01”237
16 Niccolo Canepa (ITA Ducati Pramac) a 1″10”896
La classifica
1 Valentino Rossi (ITA Fiat Yamaha) 65
2 Casey Stoner (AUS Ducati Marlboro) 54
3 Jorge Lorenzo (SPA Fiat Yamaha) 41
4 Dani Pedrosa (SPA Honda Repsol) 41
5 Andrea Dovizioso (ITA Honda Repsol) 30
6 Colin Edwards (USA Yamaha Tech 3) 26
7 Randy De Puniet (FRA Honda LCR) 24
8 Marco Melandri (ITA Hayate Kawasaki) 23
9 Chris Vermulen (AUS Rizla Suzuki) 21
10 Loris Capirossi (AUS Rizla Suzuki) 19