Le pagelle di Assen

Valentino Rossi: Bello e impossibile

Le cifre le da lui: 100 vittorie in carriera, per entrare nella leggenda di questo sport e affiancare, nel club delle tre cifre, un certo Giacomo Agostini, a quota 122. Bello perché vederlo guidare la sua Yamaha in quel modo, sul circuito definito l’università del motociclismo, non può che fare piacere a tutti gli appassionati di questo sport. Bello perché la gag di fine gara non poteva riuscire meglio: 99 immagini di altrettanti trionfi sulle piste di mezzo mondo raccolte in uno striscione che i suoi amici gli hanno fatto trovare a bordo pista per festeggiare il nuovo record stabilito dall’uomo dei record. Impossibile perché oggi di fronte a un Rossi del genere, anche il bravo Lorenzo, dopo Stoner, ha dovuto alzare bandiera bianca.



Jorge Lorenzo 9

Lo spagnolo si è dannato l’anima per andare a riprendersi Valentino. Nulla da fare. Si accontenta della seconda posizione che lo mantiene ancora in corsa per il mondiale. Peccato per quella partenza da 5 in pagella, altrimenti, forse, avremmo potuto assistere ad un bis di Barcellona.

Casey Stoner 7

Ha ancora guai con il suo stomaco e ancora una volta agguanta il podio senza però poter lottare per la vittoria. Si porta pure al comando ma lo cede dopo poche curve a Valentino. L’impressione è che lui e la sua Ducati siano un pelo indietro rispetto alla coppia dei piloti Yamaha che guidano il mondiale.

Dani Pedrosa 5

Fa il colpaccio il sabato nelle qualifiche sfruttando la scia di Valentino Rossi e si piazza in prima fila, davanti al suo rivale Lorenzo. In gara parte al comando ma prima Valentino e Stoner, poi Lorenzo lo beffano. Poi si stende al quarto giro e, praticamente, dice definitivamente addio al mondiale.

Andrea Dovizioso 5

Dopo la caduta del suo compagno di squadra, deve difendere ancora una volta i colori della casa giapponese. Si porta in quarta posizione alle spalle di Stoner e, come a Barcellona, spera nella rimonta. Ma Assen non è il Montmelò e di lì a poco gli tocca la stessa sorte di Pedrosa. A questo punto la Honda (4) deve correre ai ripari, perché, e lo dicono anche i piloti, non tutta la colpa è da attribuire a loro.

Toni Elias 4

Fa una bella gara, tanto da arrivare in zona punti. Rovina tutto facendo a spallate con il povero Capirossi (20” di penalità che equivalgono alla retrocessione al 12° posto). Sarà contento il suo team manager Gresini, visto che dovrà scegliere chi fra lui e De Angelis (5) affiancherà Marco Simoncelli nella prossima stagione.

Colin Edward, 6,5

Fuori dai giochi Pedrosa e Dovizioso, fa il suo dovere e si piazza laddove gli è consentito. Quarto dietro ai fantastici 3.

Chris Vermulen 6

Quinto dietro a Edwards e davanti al suo compagno di scuderia Capirossi (5), nono al traguardo. Dopo un avvio di stagione particolarmente avaro, in vista di Laguna Seca, una pista che ama particolarmente, questo risultato è di buon auspicio.

(Maurizio Saporiti)