Valentino Rossi, 10 +
Centra la pole con pista bagnata, ma sull’asciutto, nel warm up, capisce che con le dure la sua Yamaha soffre la concorrenza, non è a posto come lui la vorrebbe. In gara decide di giocare la carta delle gomme morbide e vince la partita. Prima Stoner e poi Lorenzo tentano di rovinargli la festa, ma con un Rossi così, forte anche quando la moto non è al 100%, c’è poco da fare. E ora arriva Donington, la sua preferita. Meditate gente, meditate…
Jorge Lorenzo, 9
Lui si sente un po’ numero uno, e anche un po’ trascurato, sotto il profilo economico, da quelli della Yamaha tanto da ammettere che l’offerta allettante della Honda un po’ lo tenta. Ma numero uno non lo è ancora, tanto meno dopo la gara del Sachsenring. Un’altra sconfitta inflittagli dal numero uno del motomondiale, ma ancora una gara che dice a tutti che, per ora, è lui il rivale numero uno del campione. A suo merito l’aver ammesso che per battere Valentino deve migliorare ancora, soprattutto in staccata, dove vale non ha eguali.
Dani Pedrosa, 8
Si dimostra veloce con la sua Honda, il più veloce, ancora, con la moto della casa alata. Ma si riconferma, ancora una volta, in quel suo difetto che lo vede in difficoltà quando sta in compagnia la davanti. Approfitta del calo della Ducati di Stoner, per salire nuovamente sul podio. Ma questo, a meno di svolte clamorose, non gli basterà per vincere il mondiale. Per quello, molto probabilmente, dovrà aspettare ancora.
Casey Stoner, 7,5
Fino a metà gara sembrava di rivedere lo Stoner che tutti conoscevamo: veloce e grintoso e lì a rispondere colpo su colpo a Valentino & company. Poi cala vistosamente, ma stavolta il fisico non c’entra: sono le gomme della sua Ducati che lo mollano. La davanti i due della Yamaha se ne vanno e dietro Pedrosa recupera punti preziosi. Serve una svolta per restare della partita.
Alex De Angelis, 7
Grande gara per Alex: quinto posto alle spalle del quartetto che guida il mondiale. Al Sachsenring gira quasi con gli stessi tempi di Rossi, Lorenzo, Stoner e Pedrosa e si tiene dietro, per tutto il week end il compagno di squadra Elias (6,5) con la Honda factory (praticamente identica all’ufficiale). Si sveglia, il buon De Angelis, ma forse troppo tardi. I giochi in casa Honda sembrano ormai cosa fatta, e non contemplano, pare, il sanmarinese..
Andrea Dovizioso, 4,5
Pareva aver messo le ali nei primi giri, è finito con le ali spezzate ai box. Ritirato a causa della gomma anteriore completamente andata dopo essere stato infilato, in successione, da De Angelis, Elias, Melandri e Hayden. Periodaccio per il Dovi! Ora serve una seconda parte di stagione maiuscola, anche per riconquistare la fiducia di quelli della Honda, insomma per mantenere il posto.
Capirossi e Vermulen 4
Nel giorno che vede lo spunto di De Angelis, le buone prestazioni di Melandri (6) e di Hayden con la Ducati (6), all’appello mancano proprio i due della Suzuki, finiti (quasi) in fondo al gruppo. La Suzuki del Sachsenring è disastrosa (4) e i due non ne cavano un ragno dal buco. Mission impossible.
(Maurizio Saporiti)