Alla fine chi ci ha guadagnato è stato Valentino Rossi. Nel granpremio che ha visto protagonisti quelli che di solito non lo sono, il pilota di Tavullia si è preso 11 punti che valgono oro. Caduto Lorenzo, con Stoner doppiato e Pedrosa in coda al gruppo, il quinto posto di Rossi equivale a una vittoria. Le condizioni della pista, con asfalto umido quel tanto che basta per correre con gomme slick rischiando il capitombolo ad ogni curva e quel tanto che basta per far dire che con le rain non saresti andato da nessuna parte, hanno reso la gara un terno al lotto. Alla fine ha vinto chi non ha rischiato le rain e chi è riuscito a stare in sella alla moto.



Andrea Dovizioso ha interpretato al meglio la situazione: ha sfruttato il “trenino” Rossi e quando il pilota della Yamaha si è steso, si è involato verso la vittoria n° 1 in carriera nella classe regina. Bravo Dovi. Valentino, si sa, corre per vincere. Non esistono vie di mezzo. E qualche volta capita pure a lui di sbagliare, ma questa volta la fortuna è stata dalla sua parte e l’italiano è riuscito a riprendere la corsa e a chiudere la gara portandosi a casa punti preziosi per l’obiettivo mondiale n° 9.

La stessa cosa non è capitata a Lorenzo, il più pericoloso avversario di Valentino nella corsa al titolo: si è steso pure lui, al giro 9, andando a pinzare proprio sulla riga bianca, ma a differenza di Rossi la sua corsa è finita lì, con un bello zero in casella. Dopo una settimana passata a recriminare sul trattamento riservatogli dal team Yamaha, l’errore di Donington peserà sulla trattativa intavolata per il rinnovo del contratto e nel duello a distanza con il rivale e compagno di squadra per la corsa al titolo.

Discorso diverso, invece, per Stoner: l’australiano pare una brutta copia di quello visto nelle passate stagioni. Nervoso, stanco e, ultimamente, anche poco lucido: la scelta delle gomme da bagnato di ieri è stata del tutto azzardata, manco fosse stata la gara del “o la va o la spacca”. Sullo schieramento tutte le moto montavano slick morbide e delle due l’una: o tutti stavano commettendo una leggerezza o la leggerezza l’hanno commessa quelli della Ducati. Ora Stoner si ritrova a 37 lunghezze da Valentino e il recupero, visto che di mezzo c’è pure Lorenzo, appare sempre più lontano. Ora pausa di tre settimane per tutti, per resettare fisico e mente in attesa dell’appuntamento di Brno che ci dirà chi ha fatto tesoro di questo periodo di vacanza, lontano dalle piste e dalle moto.