Il cantante Morgan ha scritto una lettera a Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica. Non è la prima volta che lo fa. In passato, tramite il suo avvocato, aveva fatto pervenire un appello al presidente Napolitano.
Si trattava del suo previsto concerto all’Arena di Verona per il quale gli era stato vietato il permesso da parte della giunta di Verona. Poi il concerto si era tenuto grazie a un accordo senza che dovesse intervenire il capo dello Stato. Adesso Morgan scrive al presidente per via della figlia, avuta con l’attrice Asia Argento. Morgan si lamenta di non aver potuto vedere la piccola il girono di Natale e di non averle potuto dare il suo regalo «visto che la madre, da quanto riferito, l’avrebbe portata negli Stati Uniti senza il mio consenso».
Morgan si appella Napolitano quale «supremo organo garante della Costituzione e della morale» chiedendogli di intervenire personalmente sulla vicenda della figlia. La polemica fra Asia Argento e Morgan a proposito della figlioletta dura da tempo.
Prima dell’estate, in una intervista, Asia aveva affermato: "Io non voglio togliere nulla a nessuno, tanto meno cancellare Marco dalla vita di Anna Lou. Stiamo parlando dell’aspetto legale della potestà genitoriale, quello morale è lui che ha deciso di non esercitarlo". Per legge, Asia Argento può prendere decisioni come quella di portare la figlia in America senza chiedere alcun permesso. Morgan sta lottando da tempo contro l’affidamento esclusivo che è stato dato alla sua ex compagna.