La regina del folk, la folksinger che lanciò la carriera di Bob Dylan, la “pasionaria” dei diritti civili. Sono tantissimi i soprannomi che Joan Baez si è meritata nel corso dei decenni. Il 9 gennaio la Baez compirà 70 anni, pochi mesi prima del suo ex fidanzato e collega Bob Dylan che li compirà il 24 maggio.
La terza età della musica rock dunque, eppure nessuno dei due ha intenzione di andare in pensione, più attivi che mai tra dischi e concerti. Joan Baez esordisce oltre 50 anni fa: nel 1959 il primo disco e il debutto al popolare festival folk di Newport che la lancia tra le stelle di quello che è il boom musicale del momento, il revival della musica folk nord americana. Poco dopo conosce un giovanissimo Bob Dylan: sarà proprio lei a fargli pubblicità portandolo in concerto con lei e facendolo consocere al grande pubblico incidendone le prime canzoni.
Joan Baez ha infatti scritto pochissimi brani autografi, è sempre stata una interprete, prima della tradizione, poi del nascente movimento die cantautori degli anni 60, i Dylan appunto, Phil Ochs e tanti altri. I lunghi capelli neri, la voce da soprano di rara bellezza, ne hanno fatto l’icona della cantante con la chitarra acustica, copiata e invidiata da tantissime seguaci dopo di lei. E poi l’impegno civile sempre in primo piano, dalla guerra in Vietnam ai paesi dell’est Europa sotto il dominio comunista a quelli sudamericani vessati dalle dittature militari.
Indimenticabile ad esempio la sua interpretazione del brano Gracias a la via. Recentemente ha registrato una versione in iraniano del classico dei diritti civili We Shall Overcome a favore degli studenti iraniani che lottano per la democrazia. Adesso a Sanremo 2011 Emma e i moda canteranno la sua La ballata di sacco e Vanzetti, da lei incisa nel 1972 su musiche di Ennio Morricone.
guarda il video di joan baez che dedica we shall overcome agli studenti iraniani