Il cantautore Vinicio Capossela, che ha da poco pubblicato il suo nuovo disco, “Marinai, profeti e balene” è stato ospite di Rai Radio2 al programma Moby Dick. Presentava il suo disco ma l’occasione era anche il 70esimo compleanno di Bob Dylan che cadeva proprio in quei giorni, il 24 maggio. Capossela neanche a farlo apposta ha inciso proprio recentemente la versione italiana di un pezzo di Bob Dylan, When the ship comes in, e così la chiacchierata radiofonica si è incentrata sul musicista americano. Che per Capossela, non è un collega ma quasi una divinità. Gli sembra anche impossibile che uno come Dylan possa compiere gli anni, lui appartiene a un tempo fuori del tempo, ha detto. Appartiene a un tempo mitico, il tempo in cui non c’è divenire, le cose esistono per sempre e basta. Perché ha inciso proprio quel pezzo di Bob Dylan, che tra l’altro è considerato uno dei meno conosciuti e che lo stesso Dylan non canta mai dal vivo? «Il pezzo mi ha incuriosito – racconta Capossela a Silvia Boschero – per come esprime la commistione tra un certo tipo di rock e l’uso del linguaggio biblico. Nel brano si paragona l’arrivo della giustizia, della rivoluzione, all’arrivo di una nave, è un testo pieno di riferimenti biblici».