Si è saputo solo oggi che Enzo Jannacci, uno dei massimi protagonisti della canzone italiana del Novecento, era stato ricoverato per polmonite. Il musicista si trovava in vacanza a Santa Margherita Ligure quando, il giorno prima di ferragosto, ha avvertito un malore. Prontamente ricoverato all’unità ospedaliera di Lavagna, poco distante, a Jannacci è stata diagnosticata una forte forma di polmonite. Fortunatamente ogni cosa è andata per il meglio e oggi verso le 15 e 30 è stato dimesso. Jannacci adesso dovrà fare una serie di accertamenti presso una clinica milanese, città dove risiede. La notizia del suo ricovero in terapia intensiva è stata dunque tenuta nel massimo riserbo per rispettare la sua privacy ed è stata resa nota solo stamane quando il cantante è stato trasferito nel reparto medicina con altri pazienti. I medici hanno così voluto rispettare la privacy di Enzo Jannacci, e al proposito oggi la famiglia, al momento di lasciare Lavagna, ha voluto esprimere il proprio ringraziamento a tutti quanti si sono prodigati nell’assistenza dell’uomo di spettacolo. Anche all’uscita dell’ospedale, Jannacci è riuscito a sfuggire a fotografi e giornalisti che lo aspettavano all’ingresso principale uscendo da una porta secondaria. Jannacci ha 76 anni e ovviamente la notizia diffusa stamane di ricovero in terapia intensiva per polmonite aveva destato forte preoccupazione, ma al momento come dicevamo la cosa sembra essersi risolta al meglio. L’esordio dell’autore di tanti classici della nostra musica si fa risalire al maggio del 1957 quando insieme all’amico Adriano Celentano si esibì a un festival rock’n’roll, il suo primo amore, a Milano. Poi vennero gli anni delle canzoni impegnate, quelle in dialetto milanese, il cabaret al mitico Derby di Milano insieme a Cochi e Renato, il teatro, le collaborazioni con Dario Fo e Giorgio Gaber. Altra sua grande passione la musica jazz, mentre la sua professione “ufficiale” era quella di medico chirurgo, professione che riuscì a comciliare a lungo nonostante gli impegni musicali.
Recentemente ha preso parte al film “La bellezza del somaro di Sergio Castellito con lo stesso Castellito e Laura Morante. Il figlio Paolo ne ha ereditato le qualità musicali diventando direttore d’orchestra. E’ stato proprio lui il primo ad accorrere in ospedale.