Nella serata dei duetti con artisti italiani, Nina Zilli, in vista della finale di sabato sera (leggi il commento alla vittoria di Emma Marrone), aveva deciso di salire sul palco con degli amici di vecchia data, Giuliano Palma al microfono e Fabrizio Bosso alla tromba. A dirigere la canzone, che è ovviamente “Per sempre”, di Casalino e Zilli, c’è il maestro Peppe Vessicchio. Nina ha un vestito lungo dorato, ricolmo di paiette, che le lascia scoperte le braccia e le spalle. La scelta forse è un po’ azzardata, e, anche se Nina riesce a portarlo con eleganza, forse la sua immagina ne fuoriesce alquanto appesantita, anche se prevale un aura d’eleganza e mai trash. L’acconciatura rispecchia quelle esibite nelle scorse puntate, ed è dunque molto gonfia, ma al tempo stessa ordinata, ricordando un po’ le dive degli anni ’80. Giuliano Palma invece non smentisce le aspettative, indossando come suo solito, un abito scuro e sobrio, basato sul contrasto bianco – nero. Bosso invece ha un vestito blu scuro, con camicia bianca e cravatta un po’ allentata, forse per far passare meglio l’aria necessaria per la sua preziosa tromba. L’affiatamento tra i due cantanti è palese fin da subito, infatti, ancor prima di proferire parola, Giuliano si accosta a Nina e le bacia dolcemente la mano. La parte iniziale dell’esibizione è dedicata interamente a Bosso, che ripropone il tema della canzone, senza essere “disturbato” da alcuna parola. E’ poi il turno di Nina, che, nei momenti dedicati a Giuliano , lo guarda sorridendo felice, un po’ rassicurata dalla sua presenza, anche se questo non è il suo primo Sanremo, e un po’ anche divertita, avendo ritrovato in quel mondo un po’ distante dal suo, qualcuno più simile a lei. I due si avvicinano spesso durante l’esibizione, cercandosi a vicenda, e quest’alchimia è a pieno vantaggio della canzone. Forse però Nina risulta, rispetto a Giuliano, un po’ più tesa, relegata in una coreografia che la costringe a ripetere gli stessi gesti con le braccia e il corpo delle altre sere, che bene accompagnano la canzone, ma forse le impediscono di lasciarsi andare a pieno. Palma invece, forte dell’esperienza pluridecennale che ha alle spalle, e dei tanti palchi sui quali è salito nell’arco della sua carriera, prende possesso in pieno sia della scena, senza per mai rubarla alla sua compagna, sia dell’asta del microfono, che, com’è suo solito fare, afferra a piene mani, staccandola dal palco e inclinandola, facendo in modo che segua in pieno tutti i suoi movimenti. Nel finale però anche Nina si scioglie, staccando il microfono dall’asta e muovendosi liberamente. I due allora approfittano dei secondi nuovamente dedicati a Bosso e alla sua tromba, e si avvicinano, sussurrandosi qualcosa all’orecchio, distanti dai microfoni, sorridendo e rilassandosi. L’esibizione dunque è in crescendo, raggiungendo l’apice proprio nei secondi finali. La coppia è di quelle meglio assortite di tutta la serata, dal momento che il forte feeling tra i due arriva fino al pubblico, che apprezza evidentemente l’esibizione di Nina, che nel 2010 è stata la rivelazione del Festival (leggi il commento a questa edizione), e che quest’anno avrebbe addirittura potuto vincerlo.